TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Pronto soccorso senza barriere, ma resta il problema per i disabili

La porta si apre all'esterno. Non c'è spazio di manovra per una carrozzina.

I due ingressi del Pronto soccorso

Fano (Pesaro e Urbino) 9 aprile 2016 - Una vittoria di Pirro. Hanno raggiunto lo scopo le quattro interrogazioni comunali di Fano 5 Stelle per l'abbattimento delle barriere architettoniche al pronto soccorso di Fano. Ma ora che l'Azienda Ospedaliera Marche Nord ha fatto quello che per anni è stato richiesto dai grillini, la situazione oltre ad essere rimasta disagevole per di disabili è diventata pure pericolosa.

In campagna elettorale era stato il cavallo di battaglia di Alessandro Giommi, candidato pentastellato al consiglio comunale di Fano in quota a Bene Comune. Poi quella battaglia è stata abbracciata da Marta Ruggeri che in consiglio comunale ha portato le istanze di quell'uomo in carrozzina che lamentava la presenza di uno scalino che impedisce ai disabili di entrare dall'ingresso principale del Pronto Soccorso. Dopo la prima segnalazione (agosto 2014) l'azienda ospedaliera provvide subito ad apporre sull'accesso pedonale un cartello che indicava alle persone in carrozzina di servirsi di una porta laterale, predisponendo un percorso evidenziato da una segnaletica orizzontale rossa. Per entrare da quell'accesso a livello della strada, però, il disabile doveva bussare. "Questo va contro l'esigenza di autonomia dei diversamente abili" fu la replica.

La direzione ospedaliera alla fine si è arresa. E così da qualche giorno è stata collocata una pedana di ferro che ugualmente non permette ad un disabile di aprire la porta, la quale ruota all'esterno. L'operazione è scomoda anche per un normodotato. Per aprire la porta, infatti, occorre fare due passi indietro, sulla rampa inclinata. Figuratevi una carrozzina: nella migliore delle ipotesi scivola via, nella peggiore si ribalta. Ad ogni modo quella appare l'unica soluzione possibile dal momento che non si può fare una rampa più lunga: ostruirebbe il passo carraio. Nell'apprenderlo resta allibita la Ruggeri: "Appare evidente che chi ha progettato e realizzato il nuovo pronto soccorso, non ha tenuto conto della legge di accessibilità alla struttura da parte dei disabili, il che è una grave mancanza, visto che in una fase successiva non si trova neanche una soluzione soddisfacente".