"No acqua, no luce, no gas", i profughi del Plaza bloccano viale Cairoli

Protesta stamane al Lido. Alcuni stranieri si sono seduti in mezzo alla strada creando disagi al traffico. Il proprietario dell'albergo gli aveva staccato tutte le utenze. Non si sono potuti neppure lavare (FOTO)

Bloccano il traffico, seduti in mezzo alla strada

Bloccano il traffico, seduti in mezzo alla strada

Fano, 28 marzo 2015 - Viale Cairoli bloccato dalla protesta degli extracomunitari del Plaza. Mezz'ora di traffico congestionato, stamane al lido (FOTO). Erano da poco passate le 12.40 quando alcuni dei "profughi" (sono ancora in attesa della certificazione) collocati a Fano si sono stesi a terra, in mezzo alla strada, proprio davanti all'ingresso dell'hotel in cui alloggiano da dicembre, presi in carico dall'associazione 'Incontri per la democrazia'. “No water, no gas, no light, no food. They took everything” (ovvero “Ci hanno tolto tutto: l'acqua, il gas, la luce... così non possiamo neppure mangiare”) spiegava in un inglese maccaronico quello che tutti chiamano Prince, un 29enne nigeriano. “No foto. No foto” gridava Prince ai curiosi che si sono subito radunati a capannello, quando in pochi minuti si è formato un lungo biscione di auto su viale Cairoli. Tempo un quarto d'ora sono arrivate due volanti della Polizia e il pronto intervento dei Vigili Urbani a liberare la strada. E' bastato il suono delle sirene perché gli immigrati smettessero di sedere lì sull'asfalto assolato.

“Stamattina ci hanno staccato tutto – ha spiegato ai poliziotti il cuoco, extracomunitario anche lui ma padrone della nostra lingua -. Ho anche la carne tutta condita ma non posso cucinare perché non c'è gas, non c'è luce, non c'è l'acqua. Non ci siamo neppure potuti lavare. Che senso ha staccarci tutto adesso se ce ne andiamo lunedì?”. Alla base di quella scelta c'era una discussione tra la Cecchini, presidente dell'associazione che gestisce gli stranieri (che da mesi sono in attesa del certificato di “profughi”) e Calamandrei, il titolare dell'Hotel Plaza, per un mancato pagamento. Ma anche dei danni che gli stranieri avrebbero fatto all'interno di quel vecchio albergo a due stelle, come la tenda strappata proprio all'ingresso. “Dottore, le faccio vedere il contratto” ha detto Calamandrei, scendendo dalla macchina, al vice questore aggiunto Bozzi che l'ha fatto chiamare per sistemare le cose. Dopo un'ora di spiegazioni, racconti e movimenti di gente, avanti indietro, dentro e fuori al Plaza... luce acqua e gas sono stati ripristinati in attesa che lunedì quei 24 ragazzi lascino definitivamente l'albergo al centro del lido.