Bolletta ‘pazza’ da 5mila euro, famiglia resta senza acqua

Il caso di una famiglia del centro: "Interessata la Procura"

Bollette, un'odissea nel bilancio familiare

Bollette, un'odissea nel bilancio familiare

Fermo, 6 ottobre 2015 - Una bolletta da capogiro per un garage che di acqua non ne vede nemmeno una goccia. È la disavventura che sta vivendo una famiglia fermana che vive in centro e che si è vista recapitare una bolletta di 4700 euro, per un’utenza dell’acqua riferita a una rimessa per la quale di solito «arrivavano al massimo 10 euro da pagare».

Un incubo da cui non si riesce a venir fuori. Tanto che si è rivolta alla Procura. Ma andiamo con ordine. «Abbiamo chiesto l’intervento dei tecnici della Ciip – racconta la protagonista – per provare a capire almeno cosa fosse successo. Sono venuti, ma non ci hanno dato alcuna risposta». Non è finita qui. «In compenso – va avanti nel racconto – ci ha scritto l’ufficio legale per intimarci di pagare la bolletta e al massimo si poteva rateizzare l’importo». Loro però non ci stanno: «Noi non abbiamo nessuna intenzione di pagare una simile cifra per un consumo che non abbiamo fatto».

Il problema è che ci si rifà sull’utenza principale della famiglia che in effetti due settimane fa è stata staccata, lasciandoli senza acqua«Siamo da giorni senza acqua dentro casa – aggiunge la sfortunata protagonista della vicenda – , ce la caviamo con i secchi di acqua presa alla fontana ma è un vero incubo. Abbiamo denunciato la vicenda alla Procura della Repubblica perché non crediamo di dover essere trattati in questo modo. Almeno ci dicano dov’è il problema, quell’utenza ha persino il contatore chiuso, non viene mai utilizzata e quella cifra, che sfiora i 5mila euro, è per un consumo impressionante che davvero non sappiamo come possa essere stato originato».

Alla Ciip, il consorzio che gestisce la rete idrica, hanno promesso di interessarsi della vicenda: nella sostanza il problema potrebbe essere dovuto a una perdita occulta dell’utenza. Una situazione che capita molto spesso e, cosa ancora peggiore, i titolari delle bollette non se ne accorgono. La rilevazione reale da parte della Ciip avviene ogni sei mesi, il resto delle bollette è tarato su quella reale e dunque il consumo della famiglia è stato calcolato su sei mesi almeno di spreco.

Il consumo però c’è e la questione va seguita da vicino proprio con la Ciip. Il problema è per chi ha un’utenza gemella che a quel punto ne fa le spese e si interrompe, prima che si possa capire come uscirne. Un percorso a ostacoli che tiene nell’angoscia una famiglia e che si spera possa trovare una soluzione, in tempi rapidi.

a. m.