No ai sigilli al camping Verde Mare, protesta dei dipendenti

"Non vogliamo perdere il lavoro"

Camping Verde Mare (foto Zeppilli)

Camping Verde Mare (foto Zeppilli)

Fermo, 4 ottobre 2016 -  “No ai sigilli al camping Verde Mare, da qui non ce ne andiamo”. I dipendenti della struttura turistica di Marina Palmense non ci stanno al sequestro disposto dalla Procura di Fermo per lottizzazione abusiva e da questa mattina hanno iniziato a stazionare all’ingresso del villaggio vacanze. Il loro obiettivo è impedire alla Guardia di Finanza di apporre i sigilli al camping.

“Non ci muoviamo da qui – spiega uno dei dipendenti – se la struttura chiude ci ritroveremo senza lavoro e tra noi c’è gente che ha famiglia, mutui da pagare e bambini da sfamare. Ci dovranno allontanare con la forza, ma in quel caso ci sdraieremo sui binari e bloccheremo i treni”.

La vicenda ha inizio il 16 febbraio scorso quando al titolare della struttura ricettiva viene recapitato un avviso di garanzia, contestualmente vengono apposti i sigilli al camping. Poi una serie di ricorsi e controricorsi  da parte dei difensori del titolare del villaggio vacanze e della Procura, con sequestri e dissequestri, I tutto fino a pochi giorni fa quando viene respinta l’ultima istanza dei legali del titolare e convalidato il sequestro.                

Il sequestro cautelare dell’area e di tutti i suoi manufatti era stato disposto in seguito a controlli della Guardia di Finanza, che aveva riscontrato supposte irregolarità in relazione alle 400 roulotte posizionate nel piazzale del centro vacanze.

Il momento del sequestro del camping (Zeppilli)
Il momento del sequestro del camping (Zeppilli)