Fermo, sciopero dei medici. Prestazioni e visite a rischio

Boemi (Cisl): “Contratto fermo da otto anni. Emergenze garantite”

Medico (foto generica NewPress)

Medico (foto generica NewPress)

Fermo, 12 dicembre 2017 - Incrociano le braccia per 24 ore i medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale, una protesta che si porta avanti in tutta Italia dietro le sigle sindacali che rappresentano la categoria. Lo slogan della giornata recita ‘Adesso tocca a noi’, per sottolineare il senso di abbandono che i medici ospedalieri denunciano, per la mancata attenzione che c’è nei loro riguardi da parte dei Governi, nelle discussioni di bilancio, nei tagli alla sanità che vanno sempre a penalizzare i medici. Nelle Marche e nel Fermano la previsione è per una ampia adesione, visti gli argomenti oggetto della protesta, come spiega il segretario regionale della Cisl Medici, Massimo Boemi.

«Siamo con un contratto fermo da otto anni – dice –, mentre assistiamo ad una continua depauperazione del sistema sanitario pubblico, a favore di quello privato. In nessuna discussione, in nessuna legge di bilancio si tiene conto dei medici ospedalieri, interessa poco la nostra sorte, noi che continuiamo in maniera ostinata a credere nel servizio pubblico, a disposizione di tutti, e lo vogliamo mantenuto così».

Boemi spiega che ormai si dà per scontato che la crisi della sanità sia sopportata solo per il personale sanitario medico e non, senza però che questo atteggiamento e il senso di responsabilità dei professionisti venga riconosciuto. Si sciopera dunque per la sanità pubblica, per il diritto dei cittadini alla cura, il diritto dei medici di curare, per un contratto che riconosca il valore del lavoro e ne migliori le condizioni per la qualità e la sicurezza dei servizi per i cittadini, per la fine della precarietà nei contratti, per l’aumento dei contratti di formazione per i giovani laureati.

«Ovviamente oggi saranno garantite le cure sulle emergenze – spiega Boemi – non ci saranno visite ambulatoriali e interventi programmati dai medici che decideranno di scioperare. Sappiamo che lo sciopero crea disagio ai cittadini, la situazione che viviamo finisce per mettere i cittadini contro i medici. Purtroppo molto spesso non c’è la percezione di quanto viene richiesto ai medici, lavoriamo tante ore in più, sopra le nostre forze, dentro organizzazioni spesso non perfette, siamo ormai al limite del collasso di un sistema sanitario che è mantenuto comunque a livello ottimali, ma solo grazie al nostro spirito di sacrificio e di quello di tutti gli operatori della sanità».

Questa mattina alle 11 ad Ancona ci sarà l’incontro congiunto tra tutte le segreterie sindacali per fare il punto della situazione e dare i numeri di una protesta che è comunque già arrivata fino a Roma, nelle stanze di chi può decidere.