I funerali: "Ida Foresi ci lascia il testimone del sorriso e dell’impegno"

Palloncini bianchi e musica per l’addio alla 59enne morta in ospedale dopo un intervento chirurgico

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Monte Urano (Fermo), 29 marzo 2015 - Senza mancarle di rispetto, si potrebbe dire che a Ida Foresi, la 59enne deceduta in ospedale dopo un intervento chirurgico, da lassù le sarà piaciuto tanto l’addio riservatole ieri dalle due città della sua vita, Monte Urano e Montegranto.

Sabato sera, c’era stato il rientro della bara nella piccola chiesa di Santa Maria Apparente, accompagnato da una impressionante fila di auto e per tutta la notte c’è stato un incessanta viavai di gente per la veglia. Ieri, l’ultimo saluto nella chiesa di San Michele Arcangelo, gremita all’inverosimile, tanto da rendere necessario predisporre degli altoparlanti esterni per i tantissimi rimasti fuori. Una celebrazione con tanta musica, canti e battimani, in cui il concetto portante è stato il darsi agli altri, il fare qualcosa per gli altri, né poteva essere altrimenti per raccontare una donna impegnata su tutti i fronti nel mondo del volontariato. «Certo, ci chiediamo perché sia accaduto questo – ha detto don Luigi Mancini – sappiamo che è forte il dolore, ma Ida ci ha lasciato un testimone importante che dobbiamo saper raccogliere per proseguire sulla sua stessa strada. Diamoci da fare tutti e tutti insieme: questo è il messaggio che ci ha lasciato Ida». Il parroco ha ricordato l’ultimo impegno che la Foresi aveva portato avanti, stavolta spinta dalla fretta: «Doveva tornare in ospedale ma prima voleva mettere a punto ogni aspetto della festa patronale, lasciare tutto pronto». E con la caparbietà che le era solita ci era riuscita, la festa patronale si farà anche e soprattutto per lei.

Toccanti le parole del figlio Alessandro (lette da un’amica) nel ricordare il rapporto a tratti complicato con una madre dal carattere forte e deciso, l’impegno che dedicava alla famiglia, «gli sms che mi mandava sempre prima di un esame» e che ora gli mancheranno. All’uscita, la bara è stata accolta da palloncini bianchi tenuti dai rappresentanti delle associazioni di volontariato, dal sindaco Moira Canigola e dal suo predecessore Francesco Giacinti (che aveva ricordato Ida dal pulpito per conto del quartiere Incancellata). Il tempo di far risuonare in piazza, le note de ‘I migliori anni della nostra vita’, un ultimo applauso tra le lacrime e poi il feretro ha preso la strada del cimitero, accompagnato da una fiume impressionante di persone.