L’orologio di piazza torna a far sentire i suoi rintocchi

Grazie al comitato della mostra mercato

L’orologio visto dall’interno con tutto l’apparato per funzionare (foto Zeppilli)

L’orologio visto dall’interno con tutto l’apparato per funzionare (foto Zeppilli)

Fermo, 28 marzo 2015 - Chissà quante ne ha viste quell’orologio, da sempre a vegliare sulla piazza del Popolo. A segnare il tempo di tutti i fermani, su una torre che arriva dal ‘600, a tenere il conto degli anni che passano. Un orologio che torna oggi all’antico splendore grazie all’impegno del Comitato per la mostra degli orologi, il presidente Stefano Castori ha presentato ieri la fine dei lavori di restauro, affidato alla ditta De Santis, che ne ha recuperato i colori e gli ingranaggi. «L’ingranaggio dell’orologio che abbiamo oggi è un Trebbino del ‘900 e la ditta che ci ha lavorato ha restituito tutta l’autenticità di ogni oggetto - ha spiegato Castori -. Per i colori abbiamo potuto contare su un’azienda di Osimo che ha ricostruito la vernice storica di un oggetto che è sempre esposto alle intemperie, al caldo, al freddo e al tempo che passa».

Lieto il commissario Vittorio Saladino di partecipare alla valorizzazione dell’orologio: «Ovviamente da parte della città la riconoscenza per i privati che hanno deciso di restituire l’antico splendore ad un orologio che fa parte della storia di Fermo e di questa splendida piazza. Un lavoro ben fatto e importante».

La direttrice della biblioteca, Maria Chiara Leonori, ha sottolineato: «Abbiamo assistito alle delicate fasi del lavoro, l’orologio è proprio accanto ai nostri uffici e abbiamo potuto capire la cura e la maestria con cui è stato affrontato il restauro. Abbiamo molte foto dell’orologio e sarebbe bello poter mostrare le condizioni prima e dopo l’intervento di restauro. Intanto, ne sentiamo il rumore forte e potente a scandire il nostro tempo».

Castori ha ricordato che il Comitato della mostra si è occupato anche di restaurare l’orologio dell’auditorium San Martino: «La mostra degli orologi ha quasi 30 anni di storia e siamo lieti di poter lasciare un segno della nostra presenza, intervenendo proprio sugli orologi. Il nostro sogno è di poter restaurare un prezioso orologio Fontana, da regalare poi al comune di Fermo come segno tangibile della nostra presenza e della crescita della nostra mostra che resta unica e autentica».