Chat a luci rosse con minore: arrestato

In manette insospettabile di 36 anni. Era un amico della madre della giovane

Violenza contro le donne

Violenza contro le donne

Ferrara, 6 settembre 2014 - RICHIESTE di fotografie osè via chat, proposte a sfondo sessuale rivolte ad una ferrarese di nemmeno 14 anni e un archivio con oltre 100 video e immagini pedopornografiche. Oltre al terribile sospetto che dietro a questa brutta storia ci sia anche la complicità della madre della giovane (aspetto ancora da verificare e tuttora al vaglio degli investigatori). Non si esclude infatti che sia stata proprio lei a far avere all’uomo le foto a luci rosse della figlia. Sono i contorni della vicenda che si è conclusa con l’arresto di un 36enne originario di Firenze ma residente in provincia di Arezzo per detenzione di materiale pornografico con l’utilizzo di minori di 18 anni.

L’uomo — un vero insospettabile, secondo gli inquirenti — è stato inoltre indagato per pornografia minorile. Tutto è cominciato sul nostro territorio, con una segnalazione del personale dei servizi sociali. Gli operatori hanno riferito agli agenti della squadra mobile che la ragazzina gli aveva confidato di aver avuto rapporti telefonici con un ragazzo della zona di Firenze, un amico della madre che aveva conosciuto tramite chat.  NE È NATA una delicata indagine coordinata dalla procura di Bologna e finalizzata innanzi tutto a verificare i racconti dell’adolescente. Un lavoro portato avanti anche con l’appoggio di alcuni psicologi infantili, che già seguivano la minore, che in passato aveva subito abusi sessuali da parte del padre. La ragazza, sentita dai poliziotti, ha ulteriormente confermato i racconti già confidati agli assistenti sociali.

Gli inquirenti sono poi passati all’identificazione del 36enne, nei confronti del quale la procura felsinea ha emesso un decreto di perquisizione. Gli agenti della squadra mobile, con l’appoggio dei colleghi aretini e della polizia postale di Ferrara e del Comune toscano, hanno bussato alla porta del 36enne il 3 settembre. Nel corso della perquisizione sono spuntati oltre 100 video a contenuto pedopornografico e diverse immagini dello stesso tenore. Abbastanza per far scattare le manette ai polsi dell’insospettabile 36enne. L’uomo al momento è in carcere ad Arezzo. Ulteriori approfondimenti investigativi potranno permettere di gettare nuova luce sui dettagli della vicenda e soprattutto di chiarire la posizione della madre della giovane.