Migliarino, neonata nel freezer, alla piccola serve un nome

Per celebrare i funerali bisogna aspettare cha la bambina venga registrata

Un pupazzo vicino alla casa di via Travaglio

Un pupazzo vicino alla casa di via Travaglio

Migliarino (Ferrara), 24 giugno 2017 - Non è ancora possibile dare l’ultimo saluto alla neonata morta e nascosta dalla madre in un freezer. Gli esami autoptici sono stati conclusi e la salma, in teoria, potrebbe essere ‘liberata’ dalla procura.

Ma in pratica, manca ancora un passaggio, di importanza capitale. La piccola, deceduta poco dopo la nascita prematura in un’abitazione di via Travaglio, a Migliarino, non ha ancora un nome. A quanto si apprende quindi, non essendo ancora registrata non è possibile dare l’estremo saluto a quella vita che si è spezzata tragicamente appena uscita dal grembo materno.

Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso. Gli accertamenti sono delicatissimi e complessi. L’autopsia ha confermato che la piccola aveva respirato, anche se al momento si sa per quanto tempo. Per comprendere la causa esatta della morte, bisognerà aspettare l’esito degli esami istologici, per i quali la medicina legale si è presa un mese di tempo. Quello che è certo, al momento, è che la piccola non è morta per soffocamento o per congelamento.

Si tratta però di fare chiarezza su quanto accaduto nelle ore immediatamente successive al parto, durante le quali la madre, 40 anni, ha perso i sensi. A tracciare un sentiero in quel ‘buco’ temporale potrebbero essere proprio gli esiti delle analisi.

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Al momento la madre della piccola, assistita dagli avvocati Gian Luigi Pieraccini e Monica Guerzoni, rimane indagata per omicidio aggravato e occultamento di cadavere.

La settimana scorsa la donna è stata dimessa dall’ospedale di Cona, dove era stata ricoverata a causa di una pesante emorragia, conseguenza del drammatico parto. Fisicamente sta meglio anche se, come chiariscono i suoi legali, psicologicamente è piuttosto provata.

Gli sviluppi successivi dell’inchiesta dovranno portare a fare luce su cosa sia scattato nella sua mente quando si è trovata davanti quel corpicino senza vita. Cosa cioè l’ha portata a nasconderlo in quel congelatore a pozzetto, dopo aver lavato e composto i resti.