Ferrara, strage in centro. L’addio a Bartolucci e alla moglie

Oggi in Certosa i funerali dell’antiquario 77enne e della consorte

Una residenti lascia un fiore nel luogo del dolore (foto Businesspress)

Una residenti lascia un fiore nel luogo del dolore (foto Businesspress)

Ferrara, 17 agosto 2017 - È il giorno dell’addio per Galeazzo Bartolucci, l’antiquario di 77 anni che all’alba di venerdì 4 agosto ha sterminato a colpi di pistola la sua famiglia, e per Mariella Mangolini, moglie e vittima dell’anziano. I funerali di Bartolucci, che si è tolto la vita in via Boccacanale di Santo Stefano dopo aver sparato alla consorte e al figlio Giovanni, si svolgeranno oggi pomeriggio in Certosa. A quanto si apprende, i familiari avrebbero optato per una cerimonia in forma privata.

Sempre oggi alle 16, nella sala del Commiato della Certosa, si svolgeranno anche le esequie di Mariella. Nel frattempo, l’inchiesta sulla tragedia che si è consumata all’inizio del mese alle porte della città si avvia alla chiusura. L’ipotesi più plausibile, vista la dinamica del dramma, è che la procura (il fascicolo è nelle mani del pubblico ministero Ombretta Volta) chieda al giudice l’archiviazione per morte del reo. Per il passaggio formale si attende però che vengano depositati i risultati dell’autopsia sui tre corpi. 

Anche se, in realtà, alcuni dettagli sono già trapelati. Giovanni e Mariella, stando alle prime risultanze medico legali (complicate dallo stato dei corpi, anneriti dal fumo dell’incendio appiccato dall’antiquario), sarebbero stati uccisi entrambi nel sonno. Da parte loro non ci sarebbe stato alcun tentativo di reazione al raptus omicida del padre. Gli accertamenti sulle salme confermerebbero quindi in toto quanto ricostruito dagli agenti della polizia di Stato quel venerdì mattina quando, accorsi in piazzetta fratelli Bartolucci per quello che sembrava un semplice incendio, si sono trovati di fronte a un devastante dramma familiare. Nell’abitazione sopra il negozio dell’antiquario, i corpi senza vita di moglie e figlio. Poche centinaia di metri più in là, appoggiato a una colonna davanti a Casa Cini, il corpo senza vita di Galeazzo Bartolucci, con ancora in mano la pistola con la quale ha cancellato tre vite. 

f. m.