"Niente elemosina ai mendicanti: guadagnano come un operaio"

Cartello esposto davanti al Conad di via Garibaldi scatena la protesta del sindaco e dei Rom

Cartello anti mendicanti davanti al Conad di via Garibaldi

Cartello anti mendicanti davanti al Conad di via Garibaldi

Ferrara, 23 agosto 2014 - Lotta a mendicanti e accattoni, nel nome del «decoro» del cuore della città. L’arma scelta è la chiusura del rubinetto delle elemosina. E’ questa la ‘crociata’ che ha intrapreso Raffaele Goberti, titolare del Conad di via Garibaldi, già candidato alle elezioni comunali nella lista del Ncd, che da un paio di giorni ha esposto davanti al suo negozio un cartello con il quale invita senza mezzi termini i propri clienti a non dare soldi ai tanti mendicanti che ogni giorno si appostano davanti alle porte del negozio. 

«La direzione del supermercato — recita il cartello esposto in bella vista davanti alle porte scorrevoli — invita i propri clienti a non elemosinare gli accattoni davanti al negozio. Il loro elemosinare gli permette di raccogliere dai 60 ai 100 euro al giorno, tanto quanto un operaio specializzato italiano, considerando un importo netto esentasse». Un’iniziativa che si accoda alla protesta iniziata da altri negozi prima di Catania e poi di Pordenone, che hanno dato il ‘la’ alla ‘rivolta’ contro l’accattonaggio. A chiarire le ragioni di questa scelta è lo stesso Goberti. «Non è una questione di razzismo — puntualizza subito il titolare del Conad —, qui ho diversi lavoratori stranieri. Quello che mi ha mosso è il fatto che più si fa l’elemosina questi soggetti e più stazionano davanti ai locali e ai negozi. Il mio obiettivo è restituire decoro alla nostra città».

E, stando alle parole di Goberti, gran parte dei clienti sarebbe pronta a sposare l’invito della direzione. «Spesso i nostri clienti si lamentano per l’insistenza dei mendicanti, che si piazzano proprio davanti all’ingresso — prosegue il titolare del Conad —. La loro presenza a volte disincentiva i passanti ad entrare, proprio per evitare di essere infastiditi. Il mio — precisa Goberti — non è un obbligo, ma un semplice invito. Un invito a fare qualcosa per il decoro della città, visto che spesso ci si lamenta della sporcizia e del degrado del centro». Un appello che il negoziante auspica venga presto colto anche da altri suoi colleghi. «Io ho proseguito sulla scia di quanto fatto a Catania — conclude — ora spero che ci siano anche altri commercianti pronti a muoversi in questa direzione». 

L’iniziativa di Goberti ha scatenato una serie di reazioni contrastanti. Prima tra tutte, quella del sindaco Tiziano Tagliani che ha definito il gesto «un atto incivile. Da che mondo è mondo — ha precisato il primo cittadino — i mendicanti ci sono sempre stati e l’elemosina è un atto libero, che dipende dalla volontà di chi vuole contribuire al loro mantenimento».