"Presidente ci ascolti". Il Sap scrive a Mattarella

Il sindacato di polizia ha chiesto aiuto al capo dello Stato per fare fronte alle carenze di organico e di equipaggiamento con le quali gli agenti si confrontano ogni giorno

Il presidio del Sap davanti alla questura

Il presidio del Sap davanti alla questura

Ferrara, 11 febbraio 2016 - «Presidente, abbiamo bisogno di lei». È il testo della cartolina che gli agenti di polizia aderenti al Sap hanno distribuito ieri mattina nel corso di un presidio organizzato davanti alla questura. L’obiettivo è far arrivare al capo dello Stato Sergio Mattarella quante più cartoline possibile, al fine di sensibilizzarlo «sui problemi di cui da tempo soffre la polizia di Stato». I poliziotti, si legge nel comunicato diramato dal sindacato, «sono costretti ad operare nel contesto di un apparato della sicurezza ormai debilitato e dove le libertà fondamentali di espressione in dissenso con l’attuale gestione vengono represse finanche con provvedimenti amministrativi costruiti con motivazioni false».

«Le pesanti carenze di organico - prosegue il documento –, riduzione di 45 mila unità nelle forze dell’ordine di cui 18 mila nella sola polizia di Stato , la macroscopica inadeguatezza dell’attrezzatura, caschi marci, armi vecchie anche di 40 anni o poco meno, giubbetti antiproiettile scaduti, auto non efficienti, divise insufficienti, ecc..., si aggiungono al deficit di addestramento, lo sfacelo di molte strutture in cui alloggia e opera il personale e la mancata fornitura di strumenti come spray antiaggressione e videocamere in ogni teatro operativo che possono evitare tante tragedie e altrettanti calvari giudiziari». 

Il presidio è stata anche occasione per dimostrare solidarietà al segretario nazionale del Sap, Gianni Tonelli, da 21 giorni in sciopero della fame. «Il 21 gennaio Tonelli - si legge nella nota – ha pubblicamente dimostrato che quanto rivelato dal sindacato autonomo agli organi d’informazione risponde a pura verità mentre i provvedimenti punitivi presi dai vertici del ministero dell’interno sono viziati da motivazioni false». La protesta del Sap, alla quale ha preso parte anche il responsabile sicurezza della Lega Nord Nicola Lodi, in una sola mattinata ha raccolto oltre 800 adesioni.

f. m.