Carradori: "La sosta a pagamento all’ospedale è inevitabile"

Parla il direttore generale dell’Azienda ospedaliera dopo le polemiche per l’annuncio. "Non possiamo più farcene carico noi, il contratto con il gestore va onorato"

Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Tiziano Carradori

Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Tiziano Carradori

Ferrara, 8 febbraio 2016 – «Non potevamo più davvero farci carico anche dell’onere, previsto dal contratto con Progeste, dei parcheggi dell’ospedale». Per l’Azienda Ospedaliera, afferma il direttore generale Tiziano Carradori, «la sosta non è mai stata gratuita, ed indirettamente neppure per la collettività visto che quanto previsto dall’accordo per la gestione dei servizi dell’ospedale, è stato sempre assorbito dai nostri bilanci».

Cosa è cambiato, adesso?

«Dopo la fine dei contenziosi con il consorzio, dobbiamo ottemperare al contratto che prevede appunto che una parte dei parcheggi dell’ospedale siano messi a pagamento».

Non potete opporvi?

«No, senza riaprire nuove controversie con Progeste; e se invece continuassimo a fare quello che si è fatto in questi anni, qualcuno potrebbe chiedercene la spiegazione in modo stringente».

Allude alla Corte dei Conti?

«Non alludo, è un’eventualità possibile. Ma di fondo c’è che le nostre priorità, sotto il profilo finanziario, restano l’assistenza sanitaria e il confort dei pazienti. Al di là di ogni aspetto contrattuale, piuttosto che spendere soldi per i parcheggi li dobbiamo dunque investire in tecnologie e personale».

Alla fine il contratto con Progeste risulta il temuto capestro.

«Anche di recente, parlando in generale di come sono state gestite in Italia le operazioni di project financing nella sanità, ho espresso le mie valutazioni: si è partiti per far fronte a necessità finanziarie, ci si ritrova con contratti rigidi, molto onerosi e di fatto impossibili da rinegoziare».

Restiamo ai parcheggi a pagamento: quando scatteranno?

«Servirà più di qualche settimana, perché innanzitutto la società dovrà ripristinare le sbarre divelte e predisporre un piano sia organizzativo che economico, per salvaguardare i legittimi diritti del personale dell’ospedale e garantire una risposta ai disabili. Ma anche, ritengo, per limitare l’impatto che certamente ci sarà sugli utenti di Cona».

Concorda, perciò, con chi ritiene che il pagamento della sosta davanti all’ospedale rappresenterà una mazzata.

«Che vuole che le dica? In Emilia Romagna la situazione è variegata, ci sono città in cui i parcheggi è a pagamento, penso a Piacenza o Rimini, ed altre come Modena per l’ospedale di Baggiovara dove la sosta è gratuita. Qui, ripeto, c’è un contratto che dal 2006 prevedeva appunto il pagamento dei parcheggi come uno degli elementi di remunerazione di Prog.Este».

E le tariffe?

«Ne discuteremo, proveremo a renderle compatibili. Per quanto riguarda i dipendenti, i disabili e ovviamente quanti si recheranno al Pronto Soccorso, resteranno comunque a loro disposizione oltre mille posti gratuiti dei 2200 circa già realizzati. C’è anche un’antica idea di attrezzare un ulteriore parcheggio, ma bisognerà fare i costi con le risorse».