Asilo 'I Cuccioli', indagini per maltrattamenti

Si sta indagando per violenze fisiche e psicologiche. "Reiterati insulti in presenza di altri minori"

Proseguono le indagini sull’asilo nido I Cuccioli (Foto Borghesi)

Proseguono le indagini sull’asilo nido I Cuccioli (Foto Borghesi)

Imola, 14 ottobre 2016–Emergono nuovi particolari sull’inchiesta che ha portato, la scorsa settimana, al sequestro dell’asilo nido ‘I Cuccioli’ e vede come unica indagata la titolare della struttura di via Montecatone. L’ipotesi di reato formulata dal pm Roberto Ceroni è quella di maltrattamenti, aggravati dall’abuso di autorità e dal fatto di essere stati commessi su minori. L’accusa è arrivata a chiedere e ottenere dal gup Domenico Panza di mettere i sigilli al nido in base alle segnalazioni rivolte all’Ufficio Scuola del Comune di Imola, già a partire dal 2014, prima da alcuni genitori e poi dalle ex dipendenti del nido, all’interno del quale gli inquirenti non hanno però mai installato telecamere.

Di duplice natura, come già noto da alcuni giorni, le contestazioni mosse dalla Procura alla titolare de ‘I Cuccioli’, nei confronti della quale non sono comunque state adottate misure cautelari. Da un lato il pm indaga sui presunti illeciti penali, con episodi che avrebbero coinvolto quattro bimbi di età compresa tra i 2 e i 3 anni, secondo l’accusa imboccati con la forza dalla proprietaria del nido, strattonati e diventati destinatari delle invettive della donna. «Sei lento, stai diventando lento anche a parlare», sarebbe uno degli attacchi rivolti a uno dei bimbi, secondo quanto risulta dalle carte dell’inchiesta. Per questo motivo, secondo il pm, la donna aveva «creato un regime di vita intollerabile, caratterizzato da violenze fisiche e psicologiche», con «reiterati insulti alla presenza degli altri minori».

Ci sono poi le contestazioni sul piano amministrativo, come la presenza in via Montecatone di un numero di bimbi superiore al consentito. La direzione della struttura ha sempre negato ogni tipo di addebito e, sostenuta da un altro gruppo di genitori (che a differenza degli altri papà e mamme in questi mesi non hanno ritirato i loro figli dal nido in questione), parla di «episodi volutamente esagerati da parte di persone che avevano i loro interessi in questa vicenda». Il riferimento è alla presunta intenzione delle ex educatrici uscite da ‘I Cuccioli’ di aprire un loro nido ed evidentemente assicurarsi delle iscrizioni. Progetto che però, a quanto risulta, non sarebbe mai stato portato a termine.

L’avvocato della titolare, Alberto Padovani (della parte amministrativa si occuperà la sua collega Claudia Cisotto), ha già annunciato l’intenzione di presentare a stretto di giro di posta istanza per il dissequestro della struttura, alla quale però il Comune ha già tolto il nulla osta necessario per portare avanti l’attività.