Migranti, servono 400 posti in più

Il nuovo bando per l’accoglienza della Prefettura Si cercano strutture con meno di 50 posti

Uno dei centri di accoglienza già funzionanti nell’Imolese

Uno dei centri di accoglienza già funzionanti nell’Imolese

Imola, 13 febbraio 2017 - Mille posti in più, con una ripartizione su base geografica per ‘alleggerire’ i territori più congestionati dalle richieste di accoglienza. Eccola qui la rivoluzione contenuta nel maxi bando da 50 milioni 706mila euro che la Prefettura ha pubblicato la settimana scorsa per individuare subito i gestori dei centri di seconda accoglienza di città e provincia fino a fine 2018. Il bando, infatti, che chiuderà il 14 marzo, riguarda la gestione di 2.375 posti letto per richiedenti asilo dal 1° maggio al 31 dicembre (valore 20 milioni 365mila euro). Ma, con l’accordo del Ministero, la stessa graduatoria potrebbe essere utilizzata anche per tutto il 2018 (valore 30 milioni 340mila euro). E all’Imolese viene destinata una quota ingente: 408 posti.

Le novità, però, sono molte, a partire dai numeri. Perché, prima di tutto, da questa gara sono esclusi grandi centri d’accoglienza già in uso come La Pascola e nel resto della provincia Villa Angeli, Villa Aldini e il Centro Zaccarelli, che avranno un loro specifico bando così come l’hub Mattei. Poi, perché la ricerca di posti letto è aumentata di circa mille posti: dai 1.300 attuali – che devono ritornare a gara – la Prefettura ne mette a bando 2.375.

Le condizioni sono le solite: offerte al ribasso da 35 euro al giorno per migrante, ma buona parte del punteggio dei partecipanti dipenderà dalla qualità dei progetti presentati. «La capienza delle strutture non dovrà superare, preferibilmente, i 50 posti», recita il testo e ogni deroga dovrà essere approvata dalla Prefettura. Che, inoltre, sull’ubicazione delle strutture, si riserva «di richiedere il parere del Comitato provinciale per l’ordine pubblico».

Importante poi, la mappa delle richieste. Nell’Imolese servono 11 posti a Borgo Tossignano, 11 a Casalfiumanese, 6 a Castel del Rio, 15 a Castel Guelfo, 59 a Castel San Pietro, 22 a Dozza, 6 a Fontanelice, 207 a Imola, 55 a Medicina, 16 a Mordano. Per Bologna città, invece se ne ricercano in tutto 453. Poi 362 nel distretto di Casalecchio, 470 nella zona pianura-est, 237 nel distretto di San Lazzaro, 269 nella pianura-ovest, 176 nel distretto di Porretta Terme. In questo bando rientrano quindi le cosiddette strutture ‘diffuse’, soprattutto appartamenti o immobili indipendenti in grado di ospitare da pochissime unità fino a 50.