"Ho rischiato di morire in via Casoni. Penso di fare causa al Comune"

Imolese ferito in un incidente. Introdotti il limite di velocità di 30 all’ora e i nuovi stop agli incroci

Uno dei tanti incidenti stradali avvenuti in via Casoni

Uno dei tanti incidenti stradali avvenuti in via Casoni

Imola, 7 ottobre 2016– Non si placano le polemiche sulla viabilità di via Casoni. Protagonista dell’ultimo atto è Gianni Fioravanti, residente in viale Marconi, a pochi passi dall’arteria che spesso finisce sotto i riflettori a causa degli incidenti stradali che si svolgono in corrispondenza degli incroci con le vie Volta e Andreini. Motivo per cui le due intersezioni sono oggetto di un intervento di messa in sicurezza da parte del Comune. I lavori sono ancora in corso ed è qui, secondo alcuni residenti, il nocciolo della questione.

«Ho rischiato di perdere la vita a causa dell’inadempienza di altre persone – è il duro affondo di Fioravanti, coinvolto una settimana fa in un sinistro proprio all’incrocio Casoni-Andreini -. Dopo tanto tempo i lavori non sono ancora finiti e per di più il cantiere non era segnalato a dovere. Ora, mi ritrovo a letto con lo sterno rotto, un mese di prognosi e l’auto distrutta. Penso quindi di agire di conseguenza».

L’imolese sta valutando di adire le vie legali. Anzi. «Domani andrò dal mio avvocato e decideremo il da farsi». Eccolo qui l’ultimo capitolo di una questione annosa, denunciata più e più volte dai residenti anche con tanto di segnaletiche realizzate artigianalmente messe in corrispondenza dei due incroci. L’ultimo recitava così: «Qui giace il buon senso». Sotto accusa da parte di molti cittadini c’è il fatto che il cantiere proceda a rilento e non siano ancora state effettuate le segnaletiche orizzontali e verticale, decisive per segnalare la presenza di un incrocio. «Prima di fare la segnaletica è necessario attendere qualche settimana affinché si asciughi l’asfalto», aveva dichiarato l’amministrazione all’indomani degli ultimi, ironici cartelli.

Risale intanto al 5 ottobre l’ordinanza comunale che istituisce il limite dei 30 chilometri orari in via Casoni e l’obbligo, per chi circola nelle vie Andreini e Volta, di fermarsi agli incroci con via Casoni e dare la precedenza. Ma i cittadini non ci stanno.«Se almeno avessero segnalato i lavori in corso...», incalza Fioravanti. E ripercorre l’accaduto: «Stavo circolando in via Casoni quando sono stato urtato da un’auto che proveniva da via Andreini. A causa del colpo, sono finito dall’altra parte della strada. Per fortuna che in quel momento non circolava nessuno nella corsia opposta, altrimenti ci sarebbe stato un altro scontro. Ho rischiato di perdere la vita a causa dell’inadempienza altrui», rimarca. L’imolese racconta di abitare in viale Marconi. «Di solito cerco di evitare via Casoni, proprio perché so che spesso ci sono degli incidenti, ma quella mattina ho fatto diversamente. Poi ho perso conoscenza e mi sono risvegliato in ospedale».

Per il vicesindaco Roberto Visani i cittadini sono legittimati a intraprendere tutte le cause legali che ritengono opportune se pensano di essere lesi nei loro diritti. Poi ci sarà un pronunciamento del magistrato per verificare se questo sia fondato».