Internet, banda ultra larga più diffusa entro l’estate

Oper Fiber investe in nuovi cavidotti

In via di potenziamento la rete a banda ultra larga anche a Imola dove fa investimenti autonomi la Open Fiber

In via di potenziamento la rete a banda ultra larga anche a Imola dove fa investimenti autonomi la Open Fiber

Imola, 18 febbraio 2017 - C’è anche Imola tra le dieci città emiliano-romagnole nelle quali, entro l’estate, se le trattative andranno a buon fine potranno partire i lavori per consentire di raggiungere con la banda ultraveloce (pari a1Gbps, cioè 1 gigabit al secondo) il 70% delle abitazioni e imprese. Lo prevede l’accordo appena siglato tra Regione, Lepida Spa e Open Fiber.

Sarà quest’ultima società, compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, a realizzare i nuovi cavidotti per la posa della fibra ultraveloce, utilizzando prioritariamente le infrastrutture già esistenti. Regione e Lepida, dal canto loro, promuoveranno invece la semplificazione dei procedimenti amministrativi per il rilascio dei permessi da parte degli enti locali. La rete a 1Gbps sarà poi accessibile a tutti gli operatori attivi sul mercato delle telecomunicazioni che potranno commercializzare i servizi con i clienti. I dettagli tecnici dell’intervento sono stati definiti ieri pomeriggio, in Regione, nel corso di un summit con gli amministratori delle città interessate. Per Imola c’era l’assessore Annalia Guglielmi.

«E’ stato un primo incontro molto interessante – spiega la titolare di Informatizzazione ed E-government nella giunta Manca –. Per i Comuni non ci sarebbero oneri, ma chiaramente ci viene chiesto di essere celeri con le autorizzazioni. Bisogna valutare bene i termini della convezione: vogliamo evitare doppioni e poter dire la nostra sulle aree da cablare. Ora aspettiamo di essere contattati dalla società che porta avanti il progetto».

Secondo i dati forniti dal ministero dello Sviluppo Economico, in città oggi oltre l’80% delle abitazioni sono raggiunte dalla fibra ottica a 30 mega. Da qualche tempo, però, in città i clienti dei principali operatori del settore possono navigare fino a 100 mega grazie alla tecnologia Fiber to the cabinet (FTTC). Nel territorio imolese la rete in fibra ottica si estende comunque per 475 chilometri, dei quali quasi 400 in aree urbane.

Inoltre, come annunciato a dall’amministrazione a fine ottobre, dal 2019 la banda ultra larga arriverà anche in tre frazioni: Montecatone, con il centro di riabilitazione, Sasso Morelli, con la zona artigianale esistente e la cantina Cavim, e l’area produttiva di Sesto Imolese. Anche in questo caso, una grossa mano la darà la Regione. L’ente di viale Aldo Moro ha infatti accettato la domanda di candidatura del Comune per le tre aree in questione, sulla base del Fondo europeo di sviluppo 2014-2020, che prevede appunto l’erogazione dei servizi a 100Mbps per le aree produttive limitatamente alle cosiddette ‘zone bianche’, cioè che gli operatori di mercato non ritengono ad alta valenza commerciale. L’intervento in questione, che sfiora i 900mila euro, connetterà 4.286 persone, pari a circa il 6% del totale della popolazione.