Il Comune a caccia di evasori fiscali, partono mille avvisi di accertamento

Ici, Imu e Tasi arretrate: obiettivo 1,3 milioni. Al vaglio pure la Tari

Imola, controlli fiscali (Foto di repertorio Germogli)

Imola, controlli fiscali (Foto di repertorio Germogli)

Imola, 15 giugno 2016 - Oltre mille avvisi di accertamento tra Ici, Imu e Tasi, per un recupero di tasse e imposte non pagate pari a 1,3 milioni. Riparte, con ancora maggior forza che in passato, la battaglia del Comune contro l’evasione fiscale. Quest’anno, anche secondo i tecnici dell’ente di piazza Matteotti, la situazione dei tributi locali pare essersi consolidata dopo un lustro di modifiche costanti. È chiaro: c’è la scomparsa della Tasi sulla prima casa, ma per chi vuole guardare al recente passato ora il quadro è piuttosto stabile. Un assaggio lo hanno avuto le scuole paritarie della città, alle quali nei mesi scorsi – dopo la sentenza della Cassazione sul caso Livorno – l’amministrazione ha chiesto conto di alcune migliaia di euro relative all’Ici 2010-2011 (prima è scattata la prescrizione, poi è arrivata l’Imu), incassando tra l’altro due ricorsi da parte di altrettante strutture cattoliche.

Anche nell’attività di recupero da portare avanti nei prossimi mesi (Ici 2011, Imu 2012 e seguenti, Tasi 2014 e 2015, Tares 2013, Tari 2014), verranno privilegiate le annualità più vicine alla prescrizione. Il lavoro di accertamento dell’ufficio tributi sarà preceduto dalla revisione della banca dati, costituita da oltre 100mila contribuenti Imu/Tasi, «con obiettivo di aggiornamento completo all’anno 2013». Alla luce di ciò, e come indicato dal Piano esecutivo di gestione approvato nei giorni scorsi dalla giunta, si presume che verranno emessi circa 250 avvisi di accertamento Ici, 750 per l’Imu e 120 per la Tasi. Il tutto per un potenziale recupero imposta di circa 1,3 milioni, comprensivo di insinuazioni fallimentari.

«Gli importi di accertamento definitivo – spiegano dall’ufficio tributi – verranno confrontati con le previsioni di bilancio e aggiornati in base all’andamento di accertamento». Quanto alla risposta in termini di incasso, «stante anche la situazione di crisi economica, la pesante incidenza dei fallimenti si può presumere una percentuale di recupero del 30/35%», precisano dal Comune. Preliminare all’attività di recupero è quella di aggiornamento delle posizioni tributarie dei singoli che interesseranno ben 6mila posizioni. Sul fronte Tari, la tassa sui rifiuti, si prevede di emettere avvisi di accertamento in liquidazione per il 2014, mentre per l’emersione dell’evasione della vecchia Tares saranno vagliate circa 800 posizioni.

Capitolo a parte quello relativo alla riscossione coattiva dei tributi attraverso l’emissione di ingiunzioni fiscali. L’uffici tributi, nei prossimi mesi, avvierà infatti provvedimenti sugli avvisi di accertamento Ici/Imu emessi nel 2015 e non pagati, nonché su quelli Tares saldati fuori tempo massimo. Trecento, in tutto, le raccomandate in partenza. Confermata inoltre, sempre tra le pieghe del nuovo Piano esecutivo di gestione, l’intenzione del Comune di mettere mano al (contestato) regolamento sull’imposta relativa alla pubblicità e alle pubbliche affissioni. L’obiettivo è di definire il nuovo contratto di concessione per il triennio 2017/2019 evitando che in futuro si ripetano nuovi casi Cro.Mia, l’azienda di via Serraglio che ha dovuto oscurare il murales sulle facciate del proprio capannone proprio perché ritenuto pubblicitario. In questo caso, però, la posizione della Giunta è chiara: va bene tutelare le forme d’arte, purché ciò non incida negativamente sulle entrate tributarie.