Processo Menarini, chiesta condanna di tre anni e mezzo

L’ex primario ell’unità Spinale del centro specializzato nella cura delle mielolesioni di Montecatone è accusato di false certificazioni e truffa

Mauro Menarini (Isolapress)

Mauro Menarini (Isolapress)

Bologna, 4 marzo 2015 - A nulla è valsa la sua deposizione, nell’ultima udienza, dove aveva smentito categoricamente di aver mai anche solo sospettato che quel paziente – Silvio Balsamo – potesse camminare. Stamattina il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha chiesto una condanna a tre anni e sei mesi per Mauro Menarini, ex primario dell’unità Spinale del centro specializzato nella cura delle mielolesioni di Montecatone, a Imola. L’accusa è di false certificazioni e truffa perché, secondo la Procura, Menarini avrebbe agevolato il mafioso Balsamo ad evitare la detenzione in carcere, fingendosi invece affetto da una paralisi irreversibile. La finta invalidità al 100% fu scoperta per caso da un controllo dei vigili di Imola a fine 2008, dove Balsamo fu beccato a guidare un’auto senza i particolari comandi per i disabili.

Nel corso dell’indagine, coordinata da Giovannini e dal pm Lorenzo Gestri, venne fuori anche un filmino in cui l’uomo (morto poi suicida nel gennaio 2010) si scatenava a ballare la macarena durante una festa a casa sua. Per questa vicenda, nel 2010, Menarini fu anche arrestato, ma nella scorsa udienza aveva chiarito di aver sempre trattato Balsamo come gli altri pazienti. “Non l’ho mai chiamato Silviuccio, davo del lei pure ai 14enni. Quando ho visto il video in cui ballava ci sono rimasto peggio io di tutti gli altri”, aveva detto a settembre in aula il medico e alla domanda se tutta la struttura poteva aver preso un ‘granchio’ come quello, aveva risposto “penso proprio di sì”. Nel pomeriggio si terrà la discussione della difesa affidata all’avvocato Aldo Mayer e in serata il tribunale potrebbe già emettere la sentenza.

c. d.