"Nessuno ci protegge". I locali della Montanara pronti alle ronde notturne

Fra gli ideatori ci sono i titolari dello ‘Stop and go cafè’, bar bersagliato dai ladri: l’ultimo episodio è a dicembre

L’ultimo colpo dello scorso dicembre allo Stop and go Cafè,  a Ponticelli

L’ultimo colpo dello scorso dicembre allo Stop and go Cafè, a Ponticelli

Imola, 9 febbraio 2016 - Hanno subito tre furti nel giro di tre mesi e adesso, segnati dall’esperienza, sono pronti a coinvolgere nel loro progetto di sorveglianza ‘fai da te’ gli altri commercianti della zona. Chiamatele ronde, pattuglioni notturni o vigilanza autonoma: quella a cui stanno pensando i titolari dello ‘Stop and go cafè’ di Ponticelli è una soluzione auspicata da tanti, in tempi come questi.

L’idea è di percorrere la Montanara in auto, durante le ore notturne, per dare la caccia a quei malintenzionati che – sempre più spesso – battono la zona tra Imola e gli altri comuni della Vallata. Sperando così di tamponare una situazione che assume sempre di più i connotati dell’emergenza.

I numeri sono infatti da bollettino di guerra: solo la scorsa settimana le razzie hanno riguardato l’osteria ‘Da Pompeo’ a Codrignano, nel territorio di Borgo Tossignano, e la ferramenta di Fontanelice. Nel primo caso dal locale sono spariti liquori, tv, stereo e soldi; nel secondo, i malviventi hanno rivolto le loro attenzioni – oltre che sul fondo cassa – anche al materiale in esposizione all’interno del negozio. Per entrambe le attività ci sono poi i danni agli ingressi, ancora maggiori di quelli conseguenti ai furti.

Ne sa qualcosa Marco Pompei, che assieme al figlio Lorenzo manda avanti lo ‘Stop and go cafè’ bersagliato dai ladri. L’ultima volta sono arrivati a fine dicembre, spaccando la vetrina e portando via i contanti. E così, per evitare che la cosa si ripeta, il commerciante lancia un appello ai suoi colleghi.

«Ormai gli episodi si moltiplicano – ricorda Pompei – e non passa notte senza un tentativo di furto. Ho già parlato con diversi negozianti della zona e in molti sono d’accordo: dobbiamo organizzarci con le ronde. Capisco che lavorare di giorno e andare in giro di notte sia faticoso, ma è l’unico modo che abbiamo per tutelarci: tra i tagli alla sorveglianza del territorio e le leggi troppo permissive non ci difende più nessuno».

Pompei ha già un piano di massima, sottoposto in queste ore al vaglio degli altri negozianti: «La mia idea è di alternarci, utilizzando la macchina, ma cambiando gli orari di intervento nel corso della notte – spiega –. Altrimenti facciamo come i vigilantes privati che, oltre a essere costosi, mettono il bigliettino sulla serranda sempre a una determinata ora e poi lasciano il campo libero ai ladri».

L’iniziativa dei commercianti viene seguita con interesse dal centrodestra locale. «Non critichiamo l’operato delle forze dell’ordine – osservano Simone Carapia e Manuel Caiconti, rispettivamente consiglieri di Forza Italia a Imola e Vallata libera a Casalfiumanese –. Loro fanno quello che possono. Ma ormai ci sono locali pubblici ai quali le compagnie di assicurazione faticano a rinnovare le polizze contro i furti, una volta andate in scadenza. E la responsabilità è soprattutto delle amministrazioni di questo territorio, che hanno sempre minimizzato il fenomeno. È per colpa del loro atteggiamento che si è arrivati a questo punto».