Manca gioca il jolly in giunta: Raffini è il settimo assessore

Pronta anche una coppia di donne, Guglielmi (Fv) e Brienza (Sel)

Il nuovo assessore Raffini

Il nuovo assessore Raffini

Imola (Bologna), 1 ottobre 2015 - Toh, stavolta si fa sul serio. Di rimpasto di giunta, di sedie che traballano e di assessori con la valigia in mano si parla ormai da mesi. Ma tra nomi proposti e bocciati, velleità e ambizioni personali con le quali fare i conti, alla fine non era cambiato proprio nulla. Fino a questi ultimi giorni, al giro di boa del mandato, quando alcuni movimenti a palazzo e incontri con il primo cittadino hanno ridato slancio alle voci di corridoio. E gli scenari sono cambiati un’altra volta ancora. Partiamo dall’inizio. Il primo a traballare, fin dal principio, è sempre stato l’assessore all’Autodromo e all’Economia Mirco Cantelli. Espresso da Fornace Viva, a un certo punto Cantelli perde l’appoggio della lista, ma inspiegabilmente resta in sella, incassando una fiducia (pro tempore) del sindaco. Fv rimbrotta ma non sta a guardare inattiva e, nei mesi, propone al sindaco nomi alternativi. Tutti bocciati. Come quelli di Romano Linguerri, Ferruccio Bacca e Stefano Manaresi.

Passa l’estate – che evidentemente porta consiglio – e spunta il nome che sembra mettere d’accordo tutti: Annalia Guglielmi, ricercatrice, traduttrice delle carte di Papa Wojtyla, vicina all’Oratorio di San Giacomo di don Beppe Tagariello. Altro capitolo è quello dell’assessore alla Casa in quota Sel Barbara Lo Buono. L’ingresso dei vendoliani in consiglio comunale, con la creazione del gruppo Imola Migliore-Sel, ha portato subito ad accostare il nome di Francesco Chiaiese, volto simbolo di Sinistra ecologia e libertà, al dopo Lo Buono. Un progetto non del tutto tramontato, ma che raccoglie meno consensi rispetto a un’altra candidata: Giuseppina Brienza, docente dello Scarabelli, nel direttivo di Sel. Ma se Cantelli viene dato in uscita entro il mese, le quotazioni sull’avvicendamento non sono le stesse per Lo Buono che potrebbe anche venire riconfermata. In giunta, infatti, serve una presenza costante e la professoressa Brienza deve ancora definire il suo eventuale distacco dal lavoro.

Poi c’è il jolly, ossia il settimo assessore che il sindaco non ha mai nominato, ma che ora tornerebbe utile per alleggerire il maxi assessorato (Ambiente, Lavori pubblici, Urbanistica) di Davide Tronconi. Il nome in campo, stavolta in quota Pd, sarebbe quello dell’esperto di marketing e comunicazione Pierangelo Raffini che qualche mese fa ha portato in città Enrico Letta.

Fin qui, i nomi che potrebbero entrare in squadra già a metà mese. Altra partita, invece, sarà quella delle deleghe che potrebbero non essere trasferite de plano, anzi. Le peculiarità di Guglielmi, come l’Europa, la comunicazione, i fondi strutturali e la promozione del territorio non si conciliano bene con il ‘pacchetto’ in mano a Cantelli, Autodromo in testa. Se Lo Buono verrà confermata, difficilmente si penserà a un cambio deleghe, ma se dovesse entrare Brienza la sua esperienza nel settore scolastico potrebbe pesare e non poco, alleggerendo Visani che potrebbe così prendere i Lavori pubblici. Per l’Ambiente, invece, sarebbe in pole Raffini che catalizzerebbe su di sè anche le deleghe allo Sviluppo economico. E l’Autodromo? Resta la vera incognita, mentre sembra sempre più vicino un rafforzamento del consigliere Mario Peppi su cui potrebbe confluire la delega alla Partecipazione. Insomma, un maxi rimpasto che porterà la giunta a coprire uno spettro partitico che va dal centro-Cl fino alla sinistra-Sel, quest’ultima in grado di strizzare l’occhio ai vari Fassina e Civati. Tanti, forse troppi per trovarsi poi d’accordo ai tavoli sulle decisioni che contano. Rifondazione, infatti, dal canto suo, ha già fatto sapere di non voler essere della partita, nel 2018.