Ausl, i redditi dei primari. Cinque medici oltre i 200mila euro

Resi pubblici i compensi (lordi). Il più ricco è Ignazio Tasca, sul podio anche Emili e Vicenzi

Ignazio Tasca, primario di Otorinolaringoaiatria all’ospedale imolese

Ignazio Tasca, primario di Otorinolaringoaiatria all’ospedale imolese

Imola (Bologna), 13 aprile 2016–Cinquantacinque medici sopra il tetto dei 100mila euro annui (cinque oltre i 200mila) e, in attesa di avere conferma dell’emolumento da direttore generale di Andrea Rossi, primato in classifica che va al primario di Otorinolaringoiatria, Ignazio Tasca, con 245.440 euro.

È questo il quadro delle retribuzioni dei dirigenti dell’Ausl Imola per il 2015, rese pubbliche in questi giorni dall’Azienda sanitaria in ossequio alle direttive nazionali sulla trasparenza. Mancano ancora, come accennato, quelle dei professionisti al vertice della struttura ospedaliera locale.

Detto però che per il dg parliamo di 167.477 euro, per il direttore sanitario e quello amministrativo di 137.119 (a tanto ammontano gli emolumenti del 2014 tra compenso e trattamento aggiuntivo), la fotografia può comunque già dirsi piuttosto esaustiva. Nella parte alta della graduatoria (cifre arrotondate all’euro) ci sono ovviamente i dirigenti a capo delle strutture complesse: dietro a Tasca, ecco quindi Emilio Emili (Urologia) con 237.579 euro, Guglielmo Vicenzi (Ortopedia) con 214.210 euro e Paolo Bonci (Oculistica) con 206.891.

Completa il quintetto l’ex primario di Radiologia Guido Ferrari (202.240 euro), il cui rapporto con l’Azienda imolese risulta cessato – dopo la sospensione di un anno scattata nell’estate del 2015 a seguito della nota inchiesta della Procura di Bologna – il 27 settembre dello scorso anno.

Sotto quota 200mila euro – parliamo sempre di retribuzioni lorde, con le tabelle dell’Ausl che prendono in considerazione anche le indennità e i compensi aggiuntivi – tutti gli altri primari. Antonio Maestri (Oncologia) con una retribuzione annua di 158.018 euro; Vittorio Chioma (Geriatria e lungodegenza) con 154.105 euro; Stefano Zucchini (Ginecologia e ostetricia) 148.423 euro; Cesare Antenucci (Cardiologia) 139.462 euro; Roberto Pederzini (direttore sanitario dell’ospedale di Montecatone) 137.119 euro.

E ancora, appena più staccati dai loro colleghi, Stefano Gardenghi (Dipendenze patologiche) con 123.621 euro di reddito; Alba Natali (Psichiatria) 123.125 euro e Costanza Farabegoli (Medicina 2) 121.053 euro. È invece di 118.455 euro annui la retribuzione annua di Franco Monterumisi (Medicina riabilitativa); 116.379 euro quella di Marcora Mandreoli (Nefrologia e dialisi) e 115.030 euro quella di Corrado Brignola (Medicina 1).

Completano la lista altri professionisti di assoluto primo piano del Santa Maria della Scaletta come Roberto Nannini (Anatomia patologica) con i suoi 114.869 euro percepiti nel 2015; Gabriele Peroni (Igiene e sanità pubblica) 113.842 euro; Stefano Artuso (Chirurgia generale – day surgery) 113.196 euro; Marcello Lanari (Pediatria) 110.559 euro; Cosimo Ricciutello (Neuropsichiatria infantile) 103.631 euro; Paolo Galli (Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) 103.125 euro.