Bambini imolesi e siriani in classe insieme

Grazie al collegamento Skype è stata resa possibile un’iniziativa di scambio interculturale e integrazione

Un’immagine del collegamento Skype

Un’immagine del collegamento Skype

Imola, 22 aprile 2015 - La scuola media Orsini e l’associazione Speranza – Hope for Children sono riuscite a vincere per qualche minuto la guerra e le distanze, creando un momento unico. Protagonisti oltre 70 ragazzi di tre classi dell’istituto imolese e altrettanti bambini di una delle scuole sostenute dall’associazione a Huraitan, in Siria.

Il collegamento Skype ha retto e i due gruppi si sono scambiati decine di sorrisi, risate e saluti. Dalla Siria venivano cori di “Ciao!” e dall’Italia si rispondeva con “Salam aleikum!”. La traduzione è stata resa possibile grazie a uno dei fondatori di Speranza – Hope for children, Feras Garabawy, che ha tenuto una lezione speciale, grazie alla quale i ragazzi hanno scoperto come si vive in Siria oggi, a quattro anni dall’inizio della guerra civile.

L’incontro è l’ultimo tassello di un percorso di sensibilizzazione e presa di coscienza durato tutto l’anno condotto dalla professoressa Lisa Laffi.

I ragazzi della I F, quando hanno saputo le terribili condizioni in cui versano i loro coetanei tra Aleppo, Huraitan e il campo profughi di Bab al Salam, hanno deciso di devolvere parte del ricavato dell’Iliade, spettacolo da loro messo in scena a febbraio perché da una guerra possano nascere piccole speranze di un futuro migliore. E non si sono fermati a questo.

Per tutto il primo quadrimestre hanno creato collane e braccialetti che hanno venduto durante i ricevimenti di marzo. Hanno ottenuto circa 200 euro, che aiuteranno i bambini conosciuti dal vivo tramite il collegamento.

L’importanza di quel momento è stata enorme: i bambini siriani hanno capito di non essere soli e quelli italiani hanno preso coscienza che hanno amici da aiutare e che i problemi di tutti i giorni che pensano di avere, sono nulla rispetto a quelli dei loro coetanei lontani. E’ stato un collegamento che resterà per sempre nel cuore di tutti i ragazzi che hanno partecipato, che potranno sicuramente costruire un mondo e un futuro migliore.