Sportello Antisfratto: "Emergenza casa, già 40 famiglie alla nostra porta"

Il punto: "Indispensabile una moratoria"

IN PRIMA LINEA Da sinistra, Andrea Coveri e Andrea Bonzi, membri  dello Sportello Antisfratto  che si è costituito in città a marzo 2014

IN PRIMA LINEA Da sinistra, Andrea Coveri e Andrea Bonzi, membri dello Sportello Antisfratto che si è costituito in città a marzo 2014

Imola, 26 luglio 2015 -  «NEGLI ultimi due mesi, in provincia, due persone si sono suicidate nel giorno in cui sapevano di essere sfrattate. Vogliamo evitare che il terzo suicidio si verifichi a Imola». Non è solo un grido d’allarme quello lanciato dallo Sportello Antisfratto, ma anche la rivendicazione di una maggiore attenzione da parte della politica. Soprattutto all’indomani del dramma sfiorato in via De Rosa, dove un padre di famiglia ha minacciato di buttarsi dal secondo piano di una palazzina. E’ successo martedì scorso, quando l’ufficiale giudiziario si è presentato al civico 21 per rendere esecutivo lo sfratto. Quella mattina una quindicina di membri dello Sportello hanno organizzato un picchetto davanti all’abitazione per esprimere solidarietà alla famiglia marocchina, genitori e quattro figli di cui una minore, a cui la banca aveva pignorato e rivenduto la casa dopo che, perso il lavoro, il capofamiglia non era più riuscito a onorare il mutuo.

«UN PICCHETTO come tanti altri, basti pensare che nell’ultimo anno ne abbiamo organizzato una trentina – dichiara Andrea Coveri, membro dello Sportello –. Senza fomentare nessuno, fare cori o scendere a minacce». Lo Sportello si è costituito a marzo 2014, vista l’emergenza abitativa imolese, per dare supporto a «quelle famiglie che hanno sempre pagato l’affitto o il mutuo ma, dopo aver perso il lavoro, non riescono più a onorare l’impegno – fa sapere Andrea Bonzi, un altro membro –. In regione ci sono 15 sfratti al giorno, ma sarebbero 60 se fossero eseguiti tutti quelli richiesti». A Imola, invece, in un anno e mezzo, sono 40 le famiglie che si sono rivolte allo Sportello. Il quale avanza delle chiare proposte all’amministrazione.

 

«PENSIAMO sia indispensabile una moratoria degli sfratti». In poche parole, sospenderli in via temporanea. Un provvedimento che il Comune può adottare? «Di sicuro sarebbe una presa di posizione» sostengono. Ancora: «Chiediamo il recupero delle case popolari sfitte, almeno 100 alloggi su un migliaio. Infine, si richiede l’inclusione in graduatoria dei nuclei con Isee pari a zero. Oggi molte famiglie senza lavoro non possono nemmeno fare domanda per partecipare al bando». Come funziona lo sportello? «Spesso l’inquilino non conosce nemmeno le procedure burocratiche da espletare – va avanti Bonzi –. Suggeriamo soluzioni ma la scelta spetta alla famiglia. Poi cerchiamo di mediare con istituzioni e servizi sociali. Quando sappiamo che potrebbe esserci una soluzione facciamo un picchetto il giorno dello sfratto». E aggiunge: «Tuttavia è importante avviare un percorso politico perché ci sono troppe persone che non riescono più ad avere un alloggio. E il diritto alla casa è un principio fondamentale». Infine, tornando alla vicenda di martedì scorso, sfociata con la denuncia, da parte della polizia, di due ragazzi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lo Sportello «chiede di visionare il video girato dalle stesse forze dell’ordine».