Libretti rossi in 3elle, Tiziano Borghi indagato per truffa continuata

E' stato aperto un fascicolo dopo la denuncia di 43 soci

Tiziano Borghi, presidente 3elle, è indagato  *per truffa

Tiziano Borghi, presidente 3elle, è indagato *per truffa

Imola (Bologna), 30 giugno 2015 - Tiziano Borghi, ultimo presidente della coop 3elle in concordato preventivo, è indagato dalla Procura di Bologna. L’ipotesi è di truffa continuata, così come denunciato alla procura, tre mesi fa, dai 43 soci-lavoratori – compreso l’ex presidente Giuliano Dall’Osso –, con una querela molto dettagliata. Nel mirino, ora anche degli inquirenti, è finita la gestione dei cosiddetti libretti rossi nella coop di serramenti che avrebbe drenato nel buco nero del concordato preventivo 1,2 milioni di euro di risparmi dei 43 soci. «Continuo a non sapere nulla di tutta questa vicenda – commenta Borghi –. Ho saputo dai giornali della denuncia e ora dell’indagine. Quando qualcuno mi chiederà conto, lo farò». Borghi, al momento, non è intenzionato a controquerelare i 43 soci: «Attendo di vedere gli atti ufficiali per decidere – afferma –. Comunque si conferma una questione personale, visto che c’era un consiglio d’amministrazione e sono l’unico querelato».

L’indagine della Procura, infatti, vede ad oggi un solo iscritto nel registro degli indagati – Borghi –, ma l’inchiesta è ancora in corso. Secondo i 43 soci, Borghi avrebbe impedito o disincentivato (offrendo un tasso del 3,5% contro il 2,58% a chi lasciava i soldi in azienda) il ritiro del prestito sociale da gennaio 2014, ossia nove mesi prima che la coop finisse in concordato. E così facendo i soci con i loro risparmi sono finiti oggi nel ‘calderone’ dei creditori chirografari, con la possibilità di recuperare i propri soldi nella prcentuale proposta dal commissario Andrea Ferri, ossia il 3,48%. «Quando sono diventato presidente i consulenti di 3elle mi detto di prestare attenzione a restituire il prestito. Le copertura economica non c’era e poteva ledere la par condicio creditoria, aprendo la strada a contenziosi con altri creditori», ha dichiarato nei giorni scorsi Borghi al Carlino parlando proprio dei libretti rossi. Libretti dove lo stesso Borghi ha ammesso di aver perso 50mila euro.