La protesta dei disabili in piazza: "Ci tolgono tutto"

La manifestazione dopo il taglio dei contributi

La protesta in piazza (foto Calavita)

La protesta in piazza (foto Calavita)

Macerata, 18 febbraio 2017 - In piazza contro il taglio dei contributi ai disabili gravi. La protesta è andata in scena questa mattina in piazza della Libertà a Macerata, dove un gruppo di disabili e i loro familiari hanno fatto sentire la loro voce contro il decreto ministeriale e la delibera di giunta regionale che riducono i contributi. «Ci tolgono tutto», la frase scritta su uno striscione esposto dai manifestanti di fronte alla Prefettura. «Dopo la protesta di Cristiana Di Stefano, affetta da sclerosi multipla, e di Romilda Bartolini, mamma del disabile Mauro Vincenzetti – ha spiegato la presidente dell’Anmic Anna Menghi –, oggi siamo qui per dimostrare che i disabili non sono soli. Siamo vicini anche a tutti quei disabili che sono rimasti a casa e non hanno trovato la forza di manifestare, ma sono altrettanto arrabbiati. E siamo in tanti, ad esserlo».

«La Regione – prosegue la Menghi – taglia fuori molte persone che prima beneficiavano del contributo: la giunta qualche giorno fa ha dichiarato che si sta pensando di creare un fondo complessivo in sinergia con i Comuni per provvedere a chi resterà escluso dall’assegnazione dei contributi. Intanto noi presenteremo un ordine del giorno in consiglio comunale a Macerata». «Porteremo la nostra protesta a Roma, in Parlamento», ha annunciato Francesco Ciccarelli, uno dei disabili. Cristiana Di Stefano punta a far cadere «una delibera ingiusta, anticostituzionale e che viola i diritti umani. È assurdo lasciare i disabili gravi senza assistenza». Alla protesta hanno aderito l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, ‘Genitori per la vità, l’associazione ‘Genitori e figli per manò, l’associazione Consumatori e utenti Marche, l’Associazione Inquilini Marche, L’Albero della Sibilla onlus di Fermo, l’associazione ‘Oltrè di Jesi, la Confederazione unitaria di base delle Marche e il Comitato Montinari.