Ecco l’Emporio della solidarietà. «Troppe famiglie non ce la fanno»

Inaugurata la sede in via Silone 12, zona San Francesco. Il vescovo Marconi: «Va combattuta la logica di spreco di risorse per valorizzare la dignità delle persone»

La conferenza per l’inaugurazione dell’Emporio  della solidarietà (foto Calavita)

La conferenza per l’inaugurazione dell’Emporio della solidarietà (foto Calavita)

Macerata, 31 marzo 2015 - Forse non tutti sanno che a Macerata il Comune consegna 8000 pacchi alimentari l’anno, che la Caritas diocesana nel 2013 ne ha consegnati 2100 e nel 2014 oltre 2400.

A questi sono da aggiungere i dati di molte altre associazioni ed enti che hanno a cuore la solidarietà.

Le persone che necessitano di aiuto non sono solamente stranieri ma un numero sempre maggiore di italiani e di maceratesi. Oggi è stato inaugurato l’Emporio della solidarietà in via Silone 12 , in zona San Francesco.

L’iniziativa si pone nell’ottica della messa in rete delle risorse presenti sul territorio, dell’associazionismo, della chiesa locale e del Comune.

La gestione è stata affidata alla Fondazione di culto e di religione «Vaticano II».

Metterà insieme l’azione di aiuto alimentare dei centri parrocchiali della città e dei gruppi di volontariato Vincenziano in un unico centro di distribuzione utilizzando i prodotti alimentari provenienti dal programma europeo di aiuti agli indigenti forniti dall’agenzia nazionale Agea.

Verrà consegnata ad ogni richiedente una card in cui verranno caricati mensilmente dei punti in base alle esigenze verificate da un’equipe di esperti e a seguito delle attività di ascolto.

Il progetto si avvia grazie al contributo del fondo 8 per mille della Chiesa cattolica per il 90% , con il contributo del Comune che ha messo a disposizione i locali in comodato d’uso gratuito, con i volontari delle parrocchie di Macerata che ne garantiranno la sostenibilità.

Potrà essere ampliato verso i territori limitrofi con l’aiuto di altre realtà associative e con il valore aggiunto delle varie forme di volontariato e di partecipazione attiva.

L’Emporio della solidarietà, già attivo ad Ancona e ad Ascoli , è stato presentato dalla Caritas della Diocesi di Macerata, le realtà co-promotrici Associazione Centro di ascolto e di prima accoglienza, l’Acli di Macerata, il Volontariato Vincenziano locale e il Comune.

«L’idea – ha spiegato il vescovo Nazzareno Marconi – è semplice e intelligente: combattere una logica di spreco di risorse e valorizzare la dignità delle persone».

«Oggi per essere solidali - continua Mario Bettucci, codirettore della Caritas Diocesana di Macerata - non è più sufficiente consegnare un pacco con i viveri. E’ necessario mettere in campo tutte le risorse nei confronti degli individui che si trovano in difficoltà per comprendere a fondo i motivi del loro disagio e per poterli poi aiutare ad un reinserimento nella società».

L’Emporio nei prossimi due mesi si arricchirà di materiali, di frigoriferi e di scaffali in cui mettere i beni alimentari e man mano le parrocchie lasceranno la loro attività di consegna – pur rimanendo le attività di ascolto e di segnalazione – per affidarla interamente ai locali di via Silone 12. A giugno l’Emporio sarà a regime e pronto ad essere l’unico punto di distribuzione. Non ci saranno più sovrapposizioni o duplicati di azioni solidali. Grazie poi alla piattaforma Ospo sarà possibile monitorare il tutto non tanto per fare un’azione di controllo ma per comprendere appieno le caratteristiche delle differenti difficoltà.

Alla presentazione dell’Emporio della Solidarietà c’erano, oltre al vescovo Marconi e a Bettucci, la referente del volontariato vincenziano Maria Letizia Patti, il responsabile Acli locale Renato Lapponi e l’assessore Narciso Ricotta raggiunto, al termine, dal sindaco Romano Carancini.