Appalti per i casalesi: indagato Casari

L’ex presidente della Cpl Concordia: "Dimostrerò la mia estraneità ai fatti"

L’ex presidente Cpl, Robero Casari

L’ex presidente Cpl, Robero Casari

Modena, 27 febbraio 2015 - Una bufera si è abbattuta sull’ex presidente della Cpl Concordia, Roberto Casari: è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di metanizzazione in sette comuni del Casertano. Secondo l’indagine condotta dai pm della Dda, la Cpl avrebbe ottenuto un appalto grazie ai Casalesi, in particolare alla fazione guidata da Michele Zagaria. A sua volta la cooperativa avrebbe appaltato i cantieri a ditte vicine al clan.

L’inchiesta scaturisce dalle rivelazioni del pentito Antonio Iovine, ex capo dei casalesi, che a giugno 2014 aveva parlato ai magistrati dei rapporti tra le coopertive del nord e il clan, citando appunto la Cpl Concordia. Così ieri, dopo aver spedito l’avviso di garanzia a Casari, i carabinieri del Noe di Caserta hanno effettuato scavi a Casal di Principe per verificare se davvero, come dice il pentito ’O Ninno, le tubatire del metano siano state interrate a 30 centimetri di profondità, e non a 60.

«Sono sereno e tranquillo», commenta Casari. «Non ho mai fatto nulla di male, dimostrerò la mia estranietà ai fatti». «Cpl Concordia ha appreso da fonti di stampa la notizia che l’ex presidente Roberto Casari risulterebbe indagato in un’inchiesta in corso, e ritiene che sicuramente l’ex presidente Casari saprà dimostrare la sua estraneità rispetto a quanto riportato».

Così Cpl Concordia commenta la notizia dell’indagine della Dda di Napoli nei confronti di Casari per concorso esterno in associazione mafiosa, relativa ai lavori di metanizzazione tra il 1999 e il 2003 in sei comuni del Casertano. «Allo stesso tempo - conclude la nota - la cooperativa esprime la piena fiducia nella magistratura e nel suo operato. Cpl Concordia nel corso della sua storia ha sempre lavorato nella massima trasparenza e nel contesto della piena legalità».