Finale, cade dal tetto: interviene l'eliambulanza (Foto di repertorio Fornasari)
Finale Emilia (Modena), 30 maggio 2016 - Un pomeriggio di noia, con la pioggia a rendere ancora più desolata la domenica a Massa Finalese, e così un gruppo di ragazzini di tredici e quattordici anni ha pensato di salire sul tetto della scuola primaria intitolata al generale ‘Dalla Chiesa’, di via Mascagni.
Il cancello si apre anche dall’esterno, e comunque ieri era aperto, e per i tre adolescenti della frazione è stato un ‘gioco da ragazzi’ salire sul tetto. La saracinesca a rombi permette infatti di raggiungere la pensilina e da lì poi fare un piccolo salto per issarsi in cima.
Una volta sul tetto si sono guardati intorno, due chiacchiere, poi sono ridiscesi. Nessuna ambizione di praticare il parkour, di ‘volare’ cioè da un tetto all’altro, anche perché la scuola è immersa in una vasta area cortiliva. Solo una ‘bravata’ che poteva finire in tragedia.
La discesa per i primi due è stata semplice come la salita. E sono arrivati a terra sani e salvi. Poi hanno alzato il naso all’insù per seguire la discesa dell’amico in coda al gruppo. L’hanno visto perdere l’equilibrio e volare a terra. E’ infatti scivolato sulla pensilina, cadendo rovinosamente da una altezza di circa tre metri. Fortunatamente in piedi.
La caduta gli ha procurato, pare, la frattura del perone e della tibia, ma non è in pericolo di vita. L’incidente si è verificato intorno alle 17. Vedendolo a terra e dolorante, i due amici, sotto choc, hanno chiamato i genitori e i soccorsi.
Sul posto si sono recati i carabinieri di Finale e una ambulanza del 118. Il medico ne ha disposto il trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Baggiovara. «Poteva andare molto peggio» diceva ieri la gente di Massa dopo aver saputo dell’incidente.
Nel marzo scorso, a Castelvetro, la moda di salire sui tetti è costata cara a una 15enne, che ha fatto un volo dentro l’asilo dopo che uno dei lucernari ha ceduto. Anche lei, fortunatamente, cadde di schiena senza sbattere la testa e riportò ferite gravi ma guaribili.