«Rientrare nella white list il prima possibile»

La ‘mission’ uscita dall’assemblea generale dei soci Cpl

Da sininistra, Elio Cirelli, Mauro Gori, Paolo Barbieri e Mauro Lusetti

Da sininistra, Elio Cirelli, Mauro Gori, Paolo Barbieri e Mauro Lusetti

Concordia, 30 giugno 2015 – Rientrare nella white list il prima possibile, a rischio cinquecento posti di lavoro. E’ questa l’ulteriore ‘mission’ di Cpl Concordia, la coop rossa finita al centro di una indagine della magistratura sulle presunte tangenti per la metanizzazione di Ischia e nove arrestati eccellenti. Mentre ieri a Roma si è svolto un incontro tra la ‘Regione’ e il ministero del Lavoro per affrontare il tema degli ammortizzatori sociali, nella sede Cpl Concordia si è tenuta l’assemblea generale dei soci. Tra gli ospiti il presidente nazionale di Lega Coop Mauro Lusetti, regionale Giovanni Monti, il vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina.

Il presidente del cda Mauro Gori ha tracciato agli 810 soci il quadro della situazione in vista dell’approvazione di bilancio 2014.

«Il budget 2015 – ha detto – è stato totalmente reimpostato. Il periodo di sospensione dalla partecipazione alle gare pubbliche determinerà un ridimensionamento del valore della produzione e della struttura operativa».

Il cda ha inoltre deliberato un mandato legale per valutare se sussistono gli estremi per una azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori. Sul fronte bancario, Cpl ha formalizzato lunedì la richiesta di moratoria. Ma è l’interdittiva, il problema numero uno della cooperativa.

Il presidente Gori ha fatto un appello alle istituzioni preposte, al Prefetto di Modena e al presidente Anac, Raffaele Cantone, perché possa avviare una nuova istruttoria per valutare il reingresso di Cpl in white list.

Cpl ha già fatto presente al presidente di Modena Calcio di non poter disporre di 800 mila euro l’anno, come da contratto triennale stipulato, per le sponsorizzazioni.

di Viviana Bruschi