Cani di grossa taglia, è boom di abbandoni

Carpi, la responsabile della struttura comunale Benedusi: "Ne abbiamo già una trentina"

I molossi sono molto difficili da piazzare e il canile ha sempre meno posto

I molossi sono molto difficili da piazzare e il canile ha sempre meno posto

modena, 25 luglio 2017 - I loro padroni sono disposti a pagare anche più di mille euro per averli. Per un certo periodo sono le star di casa, da mostrare nelle passeggiate perché sono molto ‘alla moda’. Poi un bel giorno, diventano solo un peso, un ingombro ingestibile. E finiscono al canile.

Come ogni anno, puntualmente d’estate, la struttura di Carpi si riempie di cani, in particolare di animali di grossa taglia, cosiddetti molossi. Pitbull, Rottweiler, American Staffordshire.

«Attualmente ne abbiamo una trentina – spiega la responsabile Raffaella Benedusi –: hanno dai 3 ai 5 anni e sono molto difficili da piazzare. Per ora riusciamo a tenerli ma temo che anche quest’anno arriveranno ad essere troppi per la nostra struttura».

Cani di questo tipo, alcuni con pedigree, possono costare dai 300-500 euro fino a 1500 euro, se presi da allevatori. «Tanti ragazzi giovani li acquistano e poi si stancano perché non sanno dove metterli oppure perché nascono i bambini e hanno paura - spiega Benedusi –. Si tratta di cani che hanno anche un carattere particolare, la gente dovrebbe riflettere prima di acquistarli».

Una volta arrivati al canile questi cagnoloni sono i più difficile da affidare in adozione, sia per le loro dimensioni sia perchè non sono più cuccioli. Gli animali che vengono consegnati spontaneamente al canile si aggiungono anche quelli che ci finiscono perché i loro padroni vengono arrestati: è il caso di diversi cani che appartenevano, ad esempio, a spacciatori finiti in manette e vengono portati in carcere.

Il lavoro dei volontari non si ferma mai: nel loro tempo libero prestano servizio garantendo assistenza costante durante tutta la settimana. I volontari lanciano un appello a non abbandonare gli amici a quattro zampe e promuovono l’utilizzo del tatuaggio e microchip.