Modena, tunisino espulso inneggiava alla jihad

Il secondo caso in tre mesi all’interno del carcere Sant’Anna

Si tratta di un 39enne

Si tratta di un 39enne

Modena, 26 giugno 2017 – Il secondo caso in tre mesi, un altro straniero detenuto nel carcere ‘Sant’Anna’ espulso dal territorio nazionale e risultato avere posizioni vicine al radicalismo islamico. Avrebbe infatti inneggiato in alcune occasioni alla jihad, la cosiddetta ‘guerra santa’, mentre era detenuto H.M.E., tunisino di 39 anni, espulso dal territorio nazionale sabato, dopo che la polizia di Stato lo ha prelevato dalla cella accompagnandolo alla frontiera marittima di Genova, dove è stato imbarcato per la Tunisia. L’uomo era monitorato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) e dalla Digos proprio a fronte dei suoi atteggiamenti a favore dell’estremismo islamico. Già destinatario della misura del divieto di dimora per due anni nel Comune, e un ordine di espulsione, stava espiando la pena di anni 3 di reclusione per i droga e porto abusivo di armi, su sentenza del tribunale. In passato i sindacati della polizia penitenziaria avevano lanciato un allarme proprio su episodi di radicalizzazione nel carcere modenese. Va ricordato, a questo proposito, che nel mese di marzo un marocchino di 25 anni, M.C., detenuto sempre nello stesso carcere è stato espulso a sua volta dal territorio nazionale. L’uomo da tempo con dimora a Sassuolo, era clandestino e ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica anche a fronte della sua radicalizzazione religiosa. È tornato in Marocco con un volo aereo, espulsione eseguita sempre dalla questura.