Chioschi: chiesta la condanna per dirigenti, politici e soprintendenti

Il pm: «Quattro mesi a Sitta e Prampolini». Le difese: «Siano tutti assolti»

Il sequestro dei chioschi

Il sequestro dei chioschi

Modena, 22 giugno 2017 - Sono state avanzate per tutti e sei gli imputati, da parte del pm Claudia Natalini, le richieste di condanna relative al caso chioschi al parco delle Rimembranze. L’accusa ha chiesto 5 mesi e 4mila euro di multa per i tecnici comunali Villanti e Stancari, imputati sia per abuso edilizio sia per la violazione al codice dei beni culturali. Accusa, quest’ultima, contestata anche agli ex assessori Daniele Sitta e Stefano Prampolini (con deleghe a Urbanistica e Commercio) e alle soprintendenti Paola Grifoni e Graziella Polidori per cui sono stati chiesti 4 mesi e 3mila euro di multa.

I difensori degli imputati hanno chiesto l’assoluzione. Il processo, ormai in dirittura d’arrivo, riguarda la costruzione, poi bloccata con un sequestro preventivo il 28 marzo 2014, di otto chioschi in muratura al parco delle Rimembranze, su cui insiste una tutela del ministero del Beni culturali. Per la Procura si è trattato di un abuso edilizio, mentre per i dirigenti comunali, politici e soprintendenti indagati si trattava di un progetto di riqualificazione del parco con la sostituzione di locali non più idonei sotto il profilo strutturale e igienico sanitario, da cui il giardino pubblico avrebbe tratto benefici. Deciderà il giudice Barbara Malvasi.