Spunta lo scheletro di un bimbo di 8 anni: il mistero degli antenati di Colombaro

Trovate tre sepolture medievali davanti alla chiesa

Gli archeologi al lavoro sugli scheletri ritrovati

Gli archeologi al lavoro sugli scheletri ritrovati

Formigine, 14 ottobre 2017 - Chissà chi era e per quale motivo è morto quel bambino presumibilmente di otto anni. Chissà chi erano quei due adulti sepolti accanto a lui, con le mani congiunte sull’addome, donne o uomini antenati di Colombaro: forse il padre e la madre? Stringe il cuore la scena funeraria, risalente almeno a 700 anni fa e di grande interesse storico-scientifico, scoperta nel corso degli scavi eseguiti da ArcheoModena, associazione professionale modenese composta da Francesco Benassi, Simona Scaruffi e Francesca Guandalini.

L’indagine, condotta sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica, davanti alla chiesa di San Giacomo maggiore, ha portato in luce gran parte di un complesso architettonico di epoca basso-medioevale, riferibile all’antico monastero ospitale della frazione di Formigine, risalente al XII-XIII secolo. Nel 2016 gli scavi archeologici, condotti nell’area parrocchiale, avevano evidenziato alcune strutture murarie in ciottoli fluviali. L’intervento aveva fatto emergere anche i resti di una fornace di epoca rinascimentale per la produzione di laterizi (mattoni e coppi).

La prosecuzione delle indagini, condotte nel 2017 anche nell’area comunale, ha consentito di rinvenire una strada acciottolata che permetteva l’accesso diretto alla chiesa da parte dei pellegrini di passaggio. E a suscitare clamore nell’ultima fase dei lavori è proprio la scoperta, accanto a un tratto della strada acciottolata, di alcune tombe collocabili tra il XIII ed il XVII secolo: le analisi antropologiche e dei corredi consentiranno di gettare uno sguardo sugli antichi abitanti di Colombaro. Chi erano queste persone, quanti anni avevano al momento del trapasso, che lavoro facevano, perché sono morte? Sono alcuni dei misteri di questo affascinante giallo archeologico che un antropologo sarà chiamato a risolvere: dalle condizioni delle ossa delle mani odella schiena sarà forse possibile per esempio desumere che lavoro svolgessero in vita, se sono morti per malattie particolari o in maniera violenta, dall’analisi della dentatura si potrà fare ipotesi sulla loro dieta, e forse ipotizzare se si trattasse di persone agiate o povere.

Ma quali sono gli elementi che abbiamo in possesso al momento per delineare gli identikit? Intanto nelle tre tombe sono stati deposti due adulti e un bambino, a giudicare dal bacino stretto e dalla bassa statura rispetto agli altri due. In una delle due fosse (difficile dire se sono parenti perché servirebbe la prova del dna) sono state trovate due fibbie riferibili ad un cinturone (forse in cuoio), segno che i defunti sono stati seppelliti con i loro vestiti, non nudi. Inoltre le tombe sono deposte canonicamente est-ovest, con la testa rivolta a est. Sono probabilmente cristiani, anche perché sepolti vicino la chiesa. Inoltre vi è una moneta, minuscola, in bronzo, che risulterà fondamentale per la datazione: sembra il cosiddetto ‘obolo di Caronte’, offerta al viaggio nell’aldilà, retaggio della cultura romana antica.

L’intenzione dell’amministrazione comunale è di promuovere la realizzazione di una pubblicazione scientifica che consentirà un’analisi completa del complesso del monastero-ospitale di Colombaro, permettendo di fare piena luce su un pezzo di storia locale. Il prossimo 10 novembre è prevista una conferenza degli archeologi.