Madre uccide i due figli, la nonna di Carpi: "Ha avuto troppo dalla vita" / VIDEO

Antonella Barbieri, 39 anni, ha ammazzato i piccoli Kim e Lorenzo Zeus 2 e 5 anni e poi ha tentato di suicidarsi

Antonella Barbieri con il marito Andrea nel giorno della nozze

Antonella Barbieri con il marito Andrea nel giorno della nozze

Modena, 9 dicembre 2017 - "Forse ha avuto troppo dalla vita. Da tempo era strana anche con le amiche". Così Maria Felicella, mamma della carpigiana Antonella Barbieri, descrive la figlia, che ha raggiunto ieri al Santa Maria Nuova di Reggio, dove la donna è ricoverata in stato d’arresto e rifiuta le cure (VIDEO). Nata a Carpi, la sua infanzia e giovinezza l’ha trascorsa a Reggiolo, dove ancora vive la madre, Maria appunto, conosciuta per la sua attività di sarta ma la famiglia Barbieri per anni è rimasta a Carpi. Il papà è morto diverso tempo fa.

Mamma uccide i due figli: "Non ce la facevo più"

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In via Goldoni a Reggiolo porte e finestre sono chiuse dall’altra sera. Non appena ha saputo dell’accaduto, la signora Maria ha raggiunto la figlia in ospedale. Oggi, tutti si chiedono perchè lo abbia fatto. «Non ne potevo più», ha farfugliato la carpigiana giovedì notte, interrogata dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, che coordina le indagini sul fronte reggiano, alla presenza del difensore dell’indagata, l’avvocato Federica Ghesini.

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Ha raccontato di quella maledetta mattina; della colazione fatta come alle 7,30 assieme ai due bambini, mentre il marito – Andrea Benatti, 38anni, ex star del rugby Viadana – era già uscito per andare al lavoro nell’officina di famiglia. Ha visto i bimbi giocare, lei. Poi, "intorno alle 10, non ce la facevo più e ho deciso di fare quello che ho fatto".

Ha fatto cenno a "problemi familiari, esistenziali", a "problemi con il marito". La sua famiglia si era rivolta a specialisti dopo che, qualche mese fa, aveva dichiarato: "Sento le voci".

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la piccola Kim è stata uccisa fra le 10 e le 12 di giovedì: è stata soffocata con un cuscino nel lettone matrimoniale. L’hanno trovata così i carabinieri che hanno sfondato la porta della villetta di Suzzara. Aveva ancora addosso i suoi vestitini da casa. Poi Lorenzo Zeus, 5 anni: le telecamere hanno ripreso la donna mentre esce di casa con il bambino per mano, intorno alle 12. Alle 14 la Fiat Stilo viene avvistata sull’argine del Po a Luzzara, da un pastore che sta pascolando le pecore tra la nebbia. Vede la donna, le chiede se abbia bisogno di aiuto. Lei fa cenno di no. Sul sedile del passeggero c’è una coperta bianca. Qualche ora dopo, alle 17, i carabinieri sotto quel telo bianco troveranno il corpo straziato del bambino, ucciso con un fendente al cuore.