Modena, giovane mamma muore a 20 giorni dal parto

Aperta un’inchiesta dopo il decesso al Policlinico. Il marito: "Voglio la verità"

Ospedale(foto di archivio)

Ospedale(foto di archivio)

Modena, 30 maggio 2017 - Ha dato alla luce la sua bambina ma non avrà mai la possibilità di vederla crescere o di tenerla stretta. Dopo neppure una ventina di giorni dal parto ha iniziato a stare male e ad accusare forti dolori. Le sue condizioni sono peggiorate all’improvviso e la donna è deceduta poche ore dopo il ricovero in un letto della rianimazione del Policlinico.

Ora il marito della 31enne, una pakistana da anni residente a Modena, vuole sapere se sia stato fatto tutto il possibile per salvare la vita alla moglie e come mai non sia stata individuata subito l’infezione che probabilmente l’ha uccisa nonostante la giovanissima età. Per questo il neo papà, 25 anni, ha sporto denuncia e il magistrato incaricato delle indagini ha disposto l’autopsia (già effettuata) sul corpo della vittima, oltre al sequestro delle cartelle cliniche. Il tragico decesso risale allo scorso 4 maggio e la causa sarebbe legata ad una sepsi fulminante. Secondo quanto denunciato dal marito della donna, la stessa si sarebbe sentita male il giorno prima, il 3 maggio, accusando vomito e forti mal di pancia. Neppure venti giorni prima sempre al Policlinico la 31enne aveva dato alla luce, con parto naturale, una bambina in perfetta salute e pare che tutto fosse andato per il meglio, nonostante il lungo travaglio.

Il 25enne avrebbe accompagnato prima la donna dal medico curante per poi – su consiglio dello stesso – trasportarla subito al pronto soccorso. Il giovane avrebbe fatto presente però come la moglie, il giorno del malore, sarebbe stata portata in sala operatoria solo molte ore dopo rispetto al suo arrivo al nosocomio, dove sarebbe stata inserita inizialmente con un codice di media gravità. Quello che il giovane papà vuole capire è se i sintomi accusati dalla donna siano stati o meno sottovalutati dai sanitari e se sia stata tempestivamente sottoposta alle terapie necessarie per bloccare l’infezione. Sul caso interviene anche la direzione dell’azienda che fa sapere di essere vicina al cordoglio della famiglia.

«Mercoledì 3 maggio – scrivono dall’ospedale – la paziente è stata inviata dal medico di medicina generale all’accettazione ostetrico-ginecologica del Policlinico per una sospetta infezione. Dopo gli opportuni accertamenti è stata ricoverata in ostetricia e sottoposta alle prime terapie. Nelle prime ore di giovedì – affermano ancora dalla direzione – per l’aggravamento delle condizioni è stata sottoposta ad intervento chirurgico in urgenza e quindi trasferita in terapia intensiva post operatoria. Un ulteriore peggioramento del quadro clinico ha poi reso necessario un secondo intervento chirurgico, nonostante il quale la paziente, dopo ripetuti episodi di arresto cardiaco, è deceduta nonostante i tentativi dei sanitari di rianimarla. Dai primi accertamenti clinici la vicenda sembra dovuta ad un quadro di grave sepsi che ha determinato una progressiva compromissione dei principali organi vitali. L’azienda – concludono dal Policlinico – ha assicurato la massima collaborazione alle indagini condotte dall’autorità giudiziaria ma ha piena fiducia nell’operato dei propri professionisti il cui comportamento, ad una prima analisi, è risultato corretto e tempestivo».