Palpeggiata durante l’ecografia, medico condannato

La paziente è già stata risarcita con 20mila euro

Il medico è stato interdetto dalla professione

Il medico è stato interdetto dalla professione

Modena, 22 aprile 2017 - Un medico dalla ‘mano lunga’ è stato condannato ieri in tribunale a Modena a un anno per violenza sessuale (pena sospesa) con interdizione dai pubblici uffici per dodici mesi.

Il dottore, M. V. bolognese di 72 anni, per i giudici ha palpeggiato una paziente oggi 38enne durante una ecografia in un ambulatorio privato modenese. Era il 2014. Secondo la ricostruzione effettuata ieri in aula, la donna, che ha già ottenuto dal medico un risarcimento di 20mila euro, si era recata nell’ambulatorio per una ecografia addominale per delle sospette ernie.

Dopo l’esame ecografico, il medico ha proceduto alla visita manuale con tanto di guanti: le avrebbe tastato l’addome per poi pronunciare una frase infelice: «Adesso le guardo la p...». L’ecografista avrebbe usato una parola qui non pubblicabile. Secondo quanto testimoniato dalla donna, non si sarebbe quindi limitato a toccarle l’addome ma l’avrebbe palpeggiata con mano ferma, una sola volta, nelle parti intime. Il medico, invece, nega le molestie dicendo di averle solo sfiorato la zona inguinale. La donna si era rivolta al Tribunale del malato, poi è scattata la denuncia penale.

Il pm Marco Imperato nella sua requisitoria aveva chiesto una condanna a 1 anno e 8 mesi per violenza sessuale ma nella fattispecie più lieve, tenendo conto anche dell’attenuante del danno risarcito. Il magistrato ha comunque sottolineato la gravità della condotta del medico che «ha abusato del proprio ruolo e della condizione di disagio in cui si trovava la donna in quel momento», proprio perché sottoposta a visita medica.

«La percezione della signora di questo atto – ha invece sostenuto l’avvocato del dottore nella sua arringa – è diversa dalla realtà. La condotta medica è stata lecita, ma la paziente è stata influenzata dall’estrema colloquialita nel dialogo intrapreso con lo specialista. Ciò è solo deontologicamente scorretto, ma non rappresenta un reato». Insomma, il legale ha specificato che se il dottore non le avesse rivolto quella frase così ‘colloquiale’, la donna non avrebbe percepito alcuna molestia ma avrebbe interpretato il contatto fisico come una normale visita. Durante l’esame ecografico, infatti, il dottore avrebbe anche rivolto domande personali alla 38enne, chiedendole per esempio se era sposata. Si sarebbe insomma creato un clima confidenziale.

L’avvocato del 72enne ha quindi chiesto ai giudici l’assoluzione o, in subordine, il minimo della pena. Dopo qausi un’ora di camera di consiglio, i giudici hanno deciso per la condanna a un anno con la sospensione per dodici mesi dalla professione medica.