Modena, molestie sul treno. Profugo condannato

Il 23enne era stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una studentessa

Paura

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Modena, 7 marzo 2018 - Aveva molestato e con una certa violenza, davanti agli occhi del fidanzato, una 23enne che, insieme al compagno, appunto, era tranquillamente seduta sul regionale Bologna Milano. Ieri il giovane, un profugo 23enne proveniente dal Gambia, è stato condannato con rito abbreviato ad una pena di un anno e quattro mesi di carcere. Nei confronti dell’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Muzzioli, è invece caduta l’accusa di rapina; il giovane è stato assolto per insussistenza del fatto. Durante il ‘viaggio’, infatti, secondo le accuse il richiedente asilo aveva anche picchiato e derubato un altro passeggero, intervenuto in difesa della coppia.

L’episodio risale al 13 luglio dello scorso anno e aveva destato un certo scalpore, proprio perchè si trattava di un ragazzo inserito nel circuito d’accoglienza e, a seguito del fatto, escluso. Il 23enne, ospite all’epoca dei fatti all’Hotel Tiby, era stato infatti definito dalla coop a cui era affidato, Caleidos, un giovane ‘difficile’ e problematico in quanto, come molti altri ragazzi arrivati dal Gambia, abusava di alcol e droghe. L’imputato, arrivato lo scorso ottobre in Italia, a seguito dell’episodio era stato arrestato dalla polizia con le pesanti accuse, appunto, di violenza sessuale, rapina e lesioni. Sono le 5.30 del mattino e il 23enne sale sul treno in partenza da Bologna e diretto a Parma.

Lo straniero si siede volutamente di fronte ad una giovane coppia, lei 23enne bielorussa e lui brasiliano. Lo straniero, incurante della presenza del fidanzato della studentessa, diretta all’Unversità di Parma dove, ironia della sorte, seguiva un corso da mediatrice interculturale, inizia a fare apprezzamenti e ammiccamenti verso la giovane. Pochi istanti dopo il 23enne allunga direttamente le mani sulle gambe della bielorussa. La coppia, basita, cerca di allontanare il profugo e si dirige verso un’altra carrozza ma il ragazzo non demorde. Alle avances assiste anche un kosovaro che, a quel punto, decide di intervenire ma, in tutta risposta, il 23enne – secondo le accuse – lo prende a pugni e scappa col suo portafogli. Il capotreno contatta la questura e la volante si posiziona all’esterno della stazione. Il profugo, però, cerca di fuggire ma grazie alle testimonianze della coppia gli agenti lo rintracciano poco dopo in viale Monte Kosica. Ieri il giudice ha condannato il richiedente ad un anno e quattro mesi, appunto, per violenza sessuale.