Pavullo (Modena), 27 marzo 2017 - 500. Un numero simbolo, quello delle mamme e dei cittadini che hanno partecipato ieri sera alla fiaccolata pacifica organizzata per difendere il punto nascite di Pavullo. Tra loro mamme arrivate da tutta la montagna e non solo, e rappresentanti di tutti i quattro comitati: Pavullo 95, Salviamo l’ospedale di Pavullo, Salviamo le Nascite a Pavullo e Comitato Mamme del Frignano. Presenti anche consiglieri comunali e l’Udi.
«La mia prima nipote arriverà a dicembre e mi si spezza il cuore a pensare che non potrà essere partorita qui» spiega Sarah Brambilla del comitato mamme del Frignano.
Presenza importante ieri sera è stata quella di un gruppo di ostetriche e di infermiere di pediatria perché «siamo solidali con le mamme e ci crediamo ancora» hanno detto. «Purtroppo non è il primo reparto che chiude – dice Sabrina Pasquesi di Salviamo l’ospedale di Pavullo –. La salute è un diritto da garantire senza distinzione».
Tra i presenti anche mamme in dolce attesa, come Alessia Mucciarini di Pavullo. In prima linea, Gaetano Vandelli di Pavullo 95.
La fiaccolata durante la quale sono stati recitate preghiere a s.Anna, si è chiusa con testimonianze davanti all’ospedale. Sul punto nascita di Pavullo, e in particolare sulla richiesta di deroga chiesta al Ministero dalla Regione, è intervenuta anche la Cisl Emilia Centrale. «Bene la richiesta di deroga. Ora avanti con gli investimenti promessi». Presenti ieri sera anche diversi consiglieri comunali di diversi Comuni e schieramenti politici.