Scontri in centro, arrestato un 28enne. Trovate pietre e mazze / VIDEO

Il giorno dopo il corteo contro lo isu Soli, ecco i numeri legati a quanto è successo

Il materiale  ritrovato dalla polizia di Stato

Il materiale ritrovato dalla polizia di Stato

Modena, 16 dicembre – Manette, gravi contusioni e il recupero di un mini arsenale in zona largo Porta Bologna. Racconta questo il giorno dopo la serata di tensione in centro storico.

Un arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere (un 28enne di Parma), una denuncia, sempre per resistenza, nei confronti di un 30enne incensurato, appartenente a un movimento autonomo bolognese. Due esponenti di un movimento autonomo modenese segnalati all’autorità giudiziaria, dopo l’accesso al pronto soccorso del Policlinico dove hanno ricevuto le cure per le gravi contusioni riportate durante gli scontri.

Sei gli agenti di polizia lievemente feriti. Numeri legati agli scontri in centro storico, dove, a fronte della manifestazione di 150 persone circa contro lo Ius Soli (hanno preso parte Forza Nuova, Casa Pound, la Terra dei Padri e del Veneto Fronte Skin Head), movimenti autonomi e antagonisti hanno tentato di sfondare il massiccio cordone di forze dell’ordine. La questura segnala anche che nel retro di un chiosco di Largo Porta Bologna, vicino dunque a dove si trovavano i militanti di destra, ovvero in viale Martiri della Libertà, sono stati trovati numerosi sanpietrini, mazze, tondini in ferro e altro materiale che evidentemente i manifestanti erano intenzionati ad utilizzare.

Proprio all’altezza di Largo Porta Bologna, peraltro, nella fase più calda della serata gli autonomi improvvisamente sono indietreggiati di una decina di metri per poi iniziare un fitto lancio di petardi, bottiglie, fumogeni e bombe carte contro gli agenti, fatto che ha richiesto una carica di alleggerimento. Il 28enne arrestato è stato giudicato questa mattina col rito direttissimo: condannato a sei mesi di carcere con pena sospesa. Per lui e anche per il 30enne denunciato è stato emesso dalla divisione polizia anticrimine un foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno nel Comune di Modena per tre anni.