Modena, sgomberi in Sant’Eufemia. Chiesto il processo per il poliziotto

L’agente della questura colpì con un manganello al volto una 15enne

Scontri in Sant'Eufemia, la minorenne finita a terra dopo il colpo al volto (FotoFiocchi)

Scontri in Sant'Eufemia, la minorenne finita a terra dopo il colpo al volto (FotoFiocchi)

Modena, 20 febbraio 2018 - E' stato chiesto il processo per il poliziotto che, a maggio 2016, durante gli scontri in occasione degli sgomberi in Sant’Eufemia colpì una ragazzina di 15 anni con una manganellata al volto. La richiesta di rinvio a giudizio contemplerebbe i reati di lesioni volontarie e abuso d’ufficio. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 16 aprile. Contestualmente è stato chiesto il processo anche per alcuni dei sedici denunciati per l’occupazione abusiva, attivisti del Guernica accusati anche di violenza privata, resistenza e lesioni.

L’episodio risale al 16 maggio 2016, appunto e il caso è noto: parliamo del doppio blitz di polizia e carabinieri in centro storico, per sgomberare gli edifici occupati da tempo da ‘Sportello sociale La Rage’ e ‘Spazio Guernica’: l’ex palazzo carcerario di via Bonacorsa e l’ex caserma in Sant’Eufemia. Dentro ad entrambi gli edifici gli attivisti avevano fatto entrare famiglie in gravi difficoltà economiche, mamme e bambini, di fatto senza un tetto.

L’operazione delle forze dell’ordine era scattata all’alba: centro storico blindato e uomini in tenuta antisommossa per sgomberi attesi e portati a termine senza conseguenze, all’apparenza, ma solo le ‘classiche’ tensioni.

Ma poco dopo, in piazzale Redecocca, sede dei servizi sociali, dove erano state fatte entrare nel frattempo le famiglie sgomberate, circa una trentina di persone, la tensione era salita alle stelle. Gli attivisti, infatti, avevano tentato ripetutamente di sfondare i posti di blocco - con almeno tre cariche - posizionati all’ingresso della palazzina e le forze dell’ordine avevano reagito. Nei video che subito avevano fatto il giro del web si vedevano chiaramente alcuni membri di Guernica e La Rage mentre colpivano gli agenti a suon di calci e pugni.

A quel punto i poliziotti, provando ad allontanare l’assembramento, che continuava a spingere e a inveire, avevano usato i manganelli, nel tentativo di far desistere gli autonomi e al fine di proteggersi dai colpi e dal lancio di bottigliette. Uno degli agenti, senza casco, a quel punto aveva colpito violentemente una quindicenne al volto, proprio con il manganello. La giovane, non appartenente al Guernica, ma in prima linea tra gli autonomi era piombata a terra, tra le grida generali, con una vistosa ferita all’occhio destro (frattura al volto) e poco dopo aveva perso i sensi.

Contemporaneamente altri tre poliziotti erano rimasti feriti negli scontri. Sul posto erano quindi arrivate le ambulanze e la ragazzina era stata trasportata in ospedale, al pari dei poliziotti rimasti contusi. Successivamente la 15enne era stata sottoposta ad un intervento di ricostruzione dell’osso ma pare che i genitori della ragazzina, dopo l’accaduto, non abbiano sporto denuncia. Ora, a distanza di quasi due anni da una mattinata di tensioni e violenze in centro storico, sono arrivate le richieste di rinvio a giudizio sia per gli autonomi che per l’agente, accusato di aver colpito appunto la minorenne.