Smog a Modena, "allergie e bronchiti in aumento"

Nicolino D’Autilia: "Tra i pazienti escalation di bronchiti ma anche di allergie"

Smog in una foto d'archivio (Spf)

Smog in una foto d'archivio (Spf)

Modena, 1 ottobre 2017 - Più l'aria è inquinata e più ci si ammala. E’ un dato di fatto. Secondo un report presentato venerdì in Senato la nostra città e, in generale, la Pianura Padana sono tra i luoghi più inquinati, per concentrazione di polveri sottili, a livello europeo. Ma per molti il dato non rappresenta, purtroppo, una novità.

A confermare come negli ultimi quindici anni si sia assistito ad un contestuale incremento delle patologie di tipo cronico a livello delle vie respiratorie è Nicolino D’Autilia, presidente dell’ordine dei medici. «Purtroppo assistiamo ad un’escalation di malattie sia delle prime che delle più profonde vie respiratorie: per intenderci naso-gola e bronchi-polmoni. Eventuali elementi nocivi modificano la qualità di vita delle persone. Vediamo molti casi di Bpco che sono appunto in aumento: parliamo di bronchiti di natura cronica e con andamento progressivo che interessano sempre più la popolazione; bronchiti che non riguardano solo gli inquinanti ambientali ma anche il fumo di sigaretta e, in generale, gli stili di vita.

Sempre a carico di questo apparato – continua D’Autilia – sono cresciute le patologie di natura allergica: assistiamo sempre più spesso a laringiti e bronchiti allergiche. La causa si ricerca inizialmente tra gli allergeni più comuni, come quelli stagionali. Ma nei test è spesso emerso come una delle cause sia proprio l’inquinamento ambientale». Il presidente dell’ordine fa poi presente come non sia escluso – nonostante il dato sia sottovalutato – che vi siano altre patologie legate all’inquinamento che però sono sconosciute.

«E c’è un altro apparato particolarmente esposto: la cute. Sono infatti in aumento anche le dermatiti di natura allergica e non parliamo solo di quelle da contatto: visto l’utilizzo di sostanze di natura chimica anche negli indumenti di origine dubbia, ad esempio». E, alla domanda se sia stato rilevato anche un aumento di neoplasie, D’Autilia spiega «Quella dei tumori è una vecchia diatriba: in realtà quando l’ordine dei medici espresse perplessità sul raddoppio dell’inceneritore lo studio portato avanti non confermò in effetti le nostre perplessita. In sostanza, non fu rilevato un aumento di neoplasie. Come medico mi sento di dire che fa più male il fumo di sigaretta anche perchè il tabagismo ha avuto una ripresa forte soprattutto nel sesso femminile».

E sulla misura, il presidente spiega: «E’ stato dimostrato come non serva a nulla fermare il traffico per una giornata: servono misure più forti e stringenti. La costruzione della tangenziale troppo vicina alla città ha sicuramente contribuito all’aumemto dello smog».