Il violino di Stefano Carollo torna a suonare a Carpi. Il video

I liutaio veneto ha mantenuto la promessa: nel primo pomeriggio è tornato in piazza Martiri nel suo abito veneziano in stile Canova e la fedele colomba bianca al seguito

Stefano Carollo in piazzetta Garibaldi

Stefano Carollo in piazzetta Garibaldi

Carpi (Modena), 28 ottobre 2016 - Aveva detto che sarebbe tornato presto a suonare a Carpi e ha mantenuto la sua promessa: Stefano Carollo, il liutaio veneto che la scorsa settimana ha incantato i cittadini in piazzetta Garibaldi con le note del suo violino, giovedì pomeriggio è tornato a suonare in città. Nel primo pomeriggio, in piazza Martiri, da un angolo assolato nei pressi della Torre dell’Uccelliera, si sono sentite provenire melodie inusuali: con il suo abito veneziano in stile Casanova e la fedele colomba bianca al seguito, l’artista di strada ha ripetuto la magia. (VIDEO)

Tante le persone, di ogni età, che si sono fermate ad ascoltarlo, affascinate dalla sua musica e dall’atmosfera sognante che Stefano Carollo sa creare. Con il suo violino, quello che lui stesso ha costruito 25 anni fa quando frequentava la scuola a Cremona, ha dato vita a musiche classiche ma anche a rivisitazioni di altre canzoni, come ‘O sole mio’. “Avevo detto che sarei tornato", ha commentato sorridendo; Carpi mi è piaciuta molto”. Volgendo lo sguardo verso la Cattedrale e gli operai impegnati negli ultimi lavori di ristrutturazione e perfezionamento, ha chiesto ai presenti informazioni sul Duomo e sulla sua riapertura (che avverrà il 25 marzo 2017, ndr).

“Deve essere meravigliosa da ammirare - ha commentato -. Quel giorno farò il possibile per esserci”. Il sole del pomeriggio ha accompagnato la sua musica e gli spettatori sempre più numerosi. Venerdì scorso, in piazzetta, il liutaio aveva ricevuto complimenti da tutti i presenti, gentili, ma anche ‘generosi’: persino due agenti della polizia municipale gli hanno lasciato una moneta in segno di apprezzamento della sua musica. “Sono stato sorpreso, non mi era mai successo”, ha ricordato anche oggi Stefano.