Modena, traffico e nuovi centri commerciali. Parte la protesta

L'apertura quasi in contemporanea del megastore Bricoman a due passi dal GrandEmilia e del supermercato Eurospar in via Cabassi, ha ‘ingolfato’ uno dei punti nevralgici della mobilità sotto la Ghirlandina

Code in via emilia Ovest in zona Madonnina

Code in via emilia Ovest in zona Madonnina

Modena, 10 dicembre 2017 - Visi esasperati e rabbia ai livelli massimi. Le lunghe code degli ultimi giorni in via Emilia ovest hanno ‘stravolto’ la quotidianità di migliaia di modenesi attratti dai nuovi centri commerciali o semplicemente di passaggio per uscire o entrare in città. L’apertura quasi in contemporanea – e soprattutto vicino al Natale- del megastore Bricoman a due passi dal GrandEmilia e del supermercato Eurospar in via Cabassi, ha letteralmente ‘ingolfato’ uno dei punti nevralgici della mobilità sotto la Ghirlandina. Dal cavalcavia della Madonnina fino al polo commerciale a ridosso del casello di Modena Nord, il traffico va adesso puntualmente in tilt, ancora più che in passato. Particolarmente critica la nuova rotatoria davanti al Bricoman che, vista la strettezza, costringe i mezzi pesanti a rallentare drasticamente per passare ‘indenni’.

Era prevedibile che le nuove aperture (in via Emilia est è stato inaugurato anche l’Unieuro) complicassero un quadro già di per sé precario. Dalla sua il Comune ha in programma, nel 2018, la realizzazione di tre ulteriori rotonde (altrettante sono state completate quest’anno) sulla direttrice di via Emilia per velocizzare il traffico. Intanto, però, gli ingorghi si fanno sentire, anche dal punto di vista ambientale. Lo sanno bene i residenti del quartiere, già ‘stressati’ dagli odori delle Fonderie cooperative. «Questa situazione non ci voleva – ammette l’avvocato Marco Gherardi del comitato ‘RespiriaMo aria pulita’ -. L’aumento dei veicoli peggiorerà lo smog non solo alla Madonnina, ma in tutto il resto della città». Ma il comitato non starà a guardare: «Abbiamo convocato una riunione per il 18 dicembre in cui discuteremo del problema. Sicuramente ci metteremo in contatto con l’amministrazione per capire quali soluzioni sono previste».

L’attenzione è alta, anche perché la geografia delle attività commerciali nella zona è destinata ad arricchirsi di ulteriori big: »Entro fine 2018 – aggiunge Gherardi – aprirà il nuovo Conad e questo comporterà ulteriore traffico. Sia chiaro, nessuno è contro le imprese che portano lavoro, ma il Comune doveva prima ragionare sulla viabilità e poi dare l’ok agli insediamenti, non il contrario».