Vignola, va in carcere per evitare la madre

Il 51enne ha rinunciato ai domicilari: "Non la sopporto"

Carabinieri (foto d’archivio Brianza)

Carabinieri (foto d’archivio Brianza)

Vignola (Modena), 31 gennaio 2017 - «Piuttosto che abitare con mia madre me ne vado in carcere». All’inizio i carabinieri hanno pensato che scherzasse, che fosse solo una battuta. Ma il 51enne che l’altro giorno ha contattato i militari vignolesi faceva sul serio. E ha rinunciato volontariamente agli arresti domiciliari per finire in cella e non dover più condividere con la sua mamma lo stesso tetto.

L’uomo, un ex amministratore di condominio, era stato accusato e condannato per appropriazione indebita, per una vicenda avvenuta a Milano nel 2013: avrebbe fatto sparire il denaro degli inquilini. Il giudice decise di fargli scontare la pena ai domiciliari, ma l’unica abitazione disponibile era quella di sua madre, un’anziana residente a Vignola.

La pena del 51enne finirà a giugno, quindi si trattava di resistere altri 4 mesi, ma evidentemtene non ce l’ha più fatta e ha chiesto ai carabinieri di essere mandato in carcere per il tempo che gli resta da scontare. I militari hanno dunque contattato il magistrato, che a sua volta, venendo meno un domicilio disponibile, ha disposto il trasferimento in cella del condannato.

«Mio mamma ed io non andiamo d’accordo, non ci sopportiamo più: è impossibile continuare così», avrebbe spiegato l’uomo ai carabinieri. E pare che il sentimento sia reciproco: l’anziana sarebbe infatti felicissima di tornare alla vita di prima. In pieno accordo – forse solo su questo – col figlio.

v. g.