Marco Magi
Cronaca

Giro del mondo in barca a vela, «Realizzato il sogno di una vita»

Silvano Sighinolfi e Vittorio Setti sono stati in mare per due anni

Silvano Sighinolfi e Vittorio Setti a bordo della Festina Lente

Silvano Sighinolfi e Vittorio Setti a bordo della Festina Lente

La Spezia, 13 luglio 2015 -  «Pensare di mollare? Mai!». Dopo un viaggio di ventiseimila miglia nei mari di tutto il mondo, hanno fatto rientro ieri a Spezia, percorrendone altrettanti, i due modenesi Silvano Sighinolfi e Vittorio Setti. I due navigatori partirono nell’agosto di due anni fa dallo stesso punto, il Porto Mirabello, dove è ormeggiata la loro barca per prendere parte all’‘Arc’, l’importante regata che si è conclusa all’isola di Santa Lucia nei Caraibi, dopo un tour mondiale di competizioni. Al via delle varie regate, con un’ampia bandiera italiana (l’unica) sono riusciti a partire primi assoluti per nove volte su tredici. Un gran risultato, visto che vi erano otto barche da corsa e vari catamarani condotti da equipaggi di grande esperienza.

Tre mesi fa è iniziato il viaggio di ritorno, in solitaria, senza l’appoggio organizzativo del World Crusing Club. «Siamo partiti dal triangolo delle Bermude e non ci è successo niente – spiegano sorridendo –. I veri navigatori sanno che sono solo superstizioni. Poi, dopo aver passato Gibilterra, siamo giunti qui alla ‘base’». La barca, un 16 metri chiamato ‘Festina Lente’ (in latino ‘affrettati lentamente’) costruita in Francia, si è dimostrata affidabile. «E con essa abbiamo realizzato il sogno di una vita, toccando posti fantastici e visitando isole raggiungibili soltanto dalle piccole imbarcazioni». Fondamentale la preparazione fisica. «Certo, ma l’imbarcazione era dotata di molti servomeccanismi che ci hanno ausiliato. Non è ‘da corsa’, ma per la tranquilla navigazione».

Non sono mancati i momenti difficili. «Nell’Oceano Indiano, ma anche nelle Azzorre, con mare agitato e vento a 55 nodi, in una vera tempesta con onde alte fino a venti metri. Tre giorni che ci hanno messo a dura prova anche psicologicamente, senza però farci perdere la speranza. In certi giorni devi pensare solo a fidarti del tuo compagno e della barca». L’amicizia fra i due è nata cinquant’anni fa, nella stessa classe dell’Itis ‘Corni’ di Modena. Entrambi in pensione, Vittorio, 68 anni ex titolare di uno storico negozio di ferramenta, Silvano, due anni di meno, ha ceduto l’azienda di costruzione pannelli pubblicitari, poco prima di partire. Le famiglie li hanno aspettati. E così, il primo dedica il viaggio alla moglie che lo ha atteso per quasi due anni, mentre il secondo, vedovo, alla nipotina Carolina di 7 anni. Hanno viaggiato in lungo e in largo e hanno ancora negli occhi le immagini di quei luoghi. «Dall’Australia al Sudafrica, dalle Isole Tahiti al Brasile, con tappa obbligata a Salvador de Bahia per il Carnevale». Non sarebbero pronti a rifarlo, ma soltanto perché ora pensano a qualcosa di diverso. «Vorrei fare una traversata in solitario e senza scalo – spiega Silvano, che ha già le idee chiare – per festeggiare in modo speciale i miei 70 anni».