La replica di Marche Multiservizi sui costi dei rifiuti

Per la società non si deve considerare solo la quantità, ma la qualità di quanto raccolto

Il lavoro in una discarica

Il lavoro in una discarica

Pesaro, 28 maggio 2015 - Marche Multiservizi replica all’articolo “Rifiuti, i Comuni bocciati tassano di più”. La società afferma che «la modalità di raccolta differenziata adottata dai singoli Comuni è il frutto di una proposta, condivisa e approvata dalle amministrazioni, che tiene in considerazione il miglior rapporto tra il costo del servizio e la qualità della differenziata. Per quanto riguarda il costo, infatti, è noto che la modalità “porta a porta” ha delle spese di gestione di gran lunga superiori rispetto alla modalità stradale, come confermato dal Piano regionale dei rifiuti, recentemente approvato, che specifica:

- Costo raccolta e trasporto rifiuto indifferenziato:

Porta a porta 155€/tonnellata – stradale 86 €/tonnellata

- Costo raccolta e trasporto frazioni differenziate:

Porta a porta 223€/tonnellata – stradale 23€/tonnellata

E’ dunque evidente che, pur dovendo sostenere l’onere per ecotassa più elevato, i costi del servizio sono di gran lunga inferiori rispetto al valore della stessa».

«Per quanto riguarda la qualità, invece, è un errore frequente confonderla con la quantità di rifiuti differenziati raccolti. Raccogliere grosse quantità di rifiuti è importante – afferma Marche Multiservizi –, ma se il materiale raccolto non è di qualità non può essere riciclato e quindi finisce in discarica come scarto, alla stregua dell’indifferenziata. In altre parole, soffermarsi esclusivamente sulla quantità per giudicare il successo di una modalità di raccolta è riduttivo e in contrasto con quanto disposto dalle direttive europee. Va presa in considerazione soprattutto la qualità, verificabile dalla percentuale di rifiuti raccolti che si è potuto riciclare e quindi re-immettere sul mercato sotto altra forma. Marche Multiservizi è l’unica azienda delle Marche e tra le poche in Italia che pubblica annualmente queste percentuali, nel “Réport sul percorso dei rifiuti” visionabile nel sito del gruppo Marche Multiservizi. Siamo quindi tra le poche aziende, l’unica nelle Marche, a mettere nero su bianco e a disposizione di tutti i risultati raggiunti».

«E i dati riportati confermano la bontà del sistema di raccolta adottato, con la quasi totalità dei rifiuti differenziati raccolti re-immessi sul mercato (91% di recupero dei materiali raccolti in maniera differenziata). La modalità di raccolta prescelta inoltre, oltre a costare di meno e produrre una differenziata di qualità, ha il vantaggio della volontarietà: il cittadino può conferire i propri rifiuti in ogni momento senza doversi attenere a un calendario prestabilito. L’azienda è comunque consapevole che non può essere sottovalutata la quantità di raccolta differenziata e proprio per incentivare i cittadini ad impegnarsi ulteriormente ha avviato un apposito progetto, con azioni atte a far sì che si possa fare un balzo in avanti. Va però precisato che nei comuni con risultati particolarmente bassi, definiti “inaccettabili” nell’articolo del giornale, la raccolta differenziata è stata attivata solo nel 2011 (dato 2011 medio 13%). L’Azienda – conclude nella sua replica Marche Multiservizi –, come sempre, è disponibile a rappresentare nelle sedi istituzionali le modalità e condizioni del proprio operato».

L'articolo originale: Rifiuti, i Comuni bocciati tassano di più