Ravenna, albero di Natale osceno, scatta il sequestro

Dopo le lamentele della mamme interviene la polizia Municipale

Un albero di Natale

Un albero di Natale

Ravenna, 17 dicembre 2017 - Da metà novembre in un negozio-bottega di via Oriani è esposta un'opera che rappresenta un albero di Natale sui generis, coperto di falli colorati. Un'opera che ha suscitato varie polemiche, soprattutto da parte di genitori ritrovatisi a fare i conti con le domande dei propri figli.

Ed ecco l’epilogo: ieri mattina la polizia Municipale, sollecitata a più riprese da diverse mamme, ha sequestrato l’opera in via amministrativa cautelare. Tutto in ragione della presunta violazione di una specifica norma (articolo 725 del codice penale) che punisce il «commercio in luogo aperto al pubblico di oggetti contrari alla pubblica decenza».

Nell’occasione, è intervenuto in negozio anche il comandante in persona, Andrea Giacomini, per stemperare una potenziale situazione di tensione.

Nessuna censura all’arte, certo. Il problema deriva semmai dal fatto che l’opera in questione fosse esposta in una vetrina su strada, come tale sotto agli occhi di tutti: e non in zona più defilata, come ad esempio accade per il materiale più hard dei sexy shop o anche per taluni allestimenti artistici di importanti mostre. Qui stiamo parlando di un albero di un metro e mezzo di altezza e di un metro di diametro, con disseminati 41 falli di circa 20 centimetri ricoperti di materiali vari. Carta lucida, colorata, dorata e persino tessere del mosaico. E sulla sommità, al posto della solita stella cometa, ecco stagliarsi un fallo bianco illuminato con le classiche lucine natalizie.

L’albero gli verrà restituito: il titolare del negozio, un 63enne ravennate, dovrà però ora pagare una multa da 206 euro. La stessa che gli agenti avevano staccato sempre per quel singolare albero il 30 novembre scorso, in quell’occasione senza portarsi via nulla. Oggi intanto, al posto delle decorazioni contestate, ha esposto sull'albero le multe ricevute.

A febbraio aveva avuto un'altra sanzione, sempre da 206 euro e sempre per l’esposizione di gadget considerati a luci rosse.