Stordivano i pesci con delle scariche elettriche

La Forestale ferma due pescatori abusivi nel Parco del Delta del Po Dentro l’autocarro trovati 100 chili di pesce e tre batterie da 12 volt

SGOMINATI Gli 800 metri di reti trovati nel mezzo dei due pescatori

SGOMINATI Gli 800 metri di reti trovati nel mezzo dei due pescatori

Ravenna, 2 luglio 2015 - ‘STORDIVANO’ i pesci con delle scariche elettriche e poi li issavano a bordo gettando in acqua le reti. Era il metodo di pesca abusiva utilizzato da due persone di nazionalità rumena, fermate questa notte dagli uomini del Corpo forestale dello Stato, durante le attività di controllo nelle aree del Parco del Delta del Po all’interno della provincia ravennate. Ad attirare l’attenzione degli uomini della Forestale sono stati alcuni movimenti sospetti e l’avvistamento di un natante che solcava silenziosamente l’acqua. È a questo punto che il personale in divisa si accorge di un autocarro che, nel frattempo, cercava di allontanarsi dalla zona. A bordo del veicolo vi erano due persone di nazionalità rumena e, dopo le procedure per l’identificazione, al suo interno è stato scovato un ingente quantitativo di reti (oltre 800 metri) e la presenza di circa 100 chili di pesce della specie Siluro, Lucioperca, Cefali, Carpe e Carassi.

L’insolita presenza di ecchimosi sul pesce, però, ha fatto insospettire gli uomini della Forestale, che dopo un controllo più approfondito sul mezzo, hanno scoperto 3 batterie a 12 volt e un’asta predisposta con filo elettrico in grado di essere utilizzata come elettrostorditore. I due uomini sono stati immediatamente multati per la violazione delle normative in materia di igiene. Inoltre, una volta avuta la conferma dall’Istituto zooprofilattico sperimentale che le lesioni sul pescato erano conseguenza della sovrastimolazione elettrica, le persone fermate sono state identificate anche all’Autorità giudiziaria per violazione delle disposizioni del Testo unico delle leggi sulla pesca.