Indagato il primario di cardiologia

Inchiesta per corruzione, tre imprenditori arrestati a Firenze. Massimo Margheri è al Santa Maria delle Croci dal 2008

In corsia (foto d'archivio)

In corsia (foto d'archivio)

Ravenna, 20 novembre 2014 - UN PRIMARIO dell’ospedale di Ravenna risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta per corruzione condotta dalla procura di Firenze e che martedì ha portato ai domiciliari tre imprenditori, che rappresentano ditte produttrici di presidi sanitari. È il dottor Massimo Margheri, fiorentino, dal 2008 primario della cardiologia al Santa Maria delle Croci. Con lui, e altri dieci camici bianchi, sarebbe indagata la moglie Tania Checchi, responsabile di emodinamica nell’ospedale di Torregalli. L’INCHIESTA è stata innescata da una lettera anonima inviata alla procura fiorentina, in cui si riferiva di episodi di corruzione legati all’acquisto di presidi sanitari, in particolare stent coronarici utilizzati su pazienti colpiti da infarto. Secondo i finanzieri che hanno condotto le indagini, fra imprenditori e finanzieri non ci sarebbe stato scambio di mazzette, ma un flusso di regalie: tablet, cellulari con schede prepagate, viaggi all’estero con famiglia in occasione di congressi medici, ma anche abiti e capi d’abbigliamento firmati. In cambio i tre imprenditori (Rodolfo Bonaccini e i figli Rudy e Marco) avrebbe avuto una corsia preferenziale per far acquistare i loro prodotti agli ospedali. I sanitari avrebbero anticipato ai Bonaccini i contenuti dei bandi oppure avrebbero utilizzato il loro ruolo per influenzare la stesura dei bandi pubblici, facendo in modo che richiedessero prodotti corrispondenti a quelli venduti dai tre imprenditori. Rodolfo Bonaccini e i figli saranno ascoltati oggi dal gip Pezzuti.